Cibo sicuro nel kebab mantovani ma tante irregolarità amministrative. Controlli di forze dell’ordine, Ats e Ispettorato del lavoro

  • MANTOVA – Forze dell’ordine, Ats e Ispettorato del lavoro insieme in campo per una serie di controlli ai kebab della provincia di Mantova.
    Un’operazione scattata venerdì che ha portato polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizie locali di Mantova, Borgo Virgilio e Porto Mantovano a controllare dodici kebab tra il capoluogo, Castiglione delle Stiviere, Goito, Bagnolo San Vito, Bancole, Borgo Virgilio e Eremo di Curtatone. In quest’ultimo caso però il locale era chiuso.
    E, come spiegato stamani durante una conferenza in stampa tenutasi in Questura in cui hanno partecipato tutti i soggetti coinvolti nell’operazione il risultato è di una rassicurante osservanza delle norme igienico sanitarie da parte dei locali etnici. Il livello di salubrità degli alimenti è risultato più elevato rispetto ai controlli passati e infatti non sono state fatte sanzioni in tal senso. Diverso il discorso sul fronte del rispetto delle norme amministrative e dei contratti di lavoro
  •  Intervista a Alberto Righi, Dirigente Settore Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro Ats Valpadana

In particolare nel corso di un controllo è stato individuato un dipendente senza contratto di lavoro, in un altro caso un lavoratore è stato trovato con il permesso di soggiorno scaduto.
I funzionari dell’Ats hanno riscontrato  varie violazioni alle norme sulla sicurezza del lavoro come mancanze del Documento Valutazione Rischi e della formazione del Personale, impianti elettrici non a norma e assenza di strumenti antincendio.
La polizia locale ha elevato numerose contravvenzioni per la mancata autorizzazione all’esposizione delle insegne da parte dell’Ente proprietario della strada, per la mancata esposizione del listino prezzi e degli orari di apertura. Sono state, inoltre, contestate sanzioni per occupazione abusiva di suolo pubblico e per la presenza di clienti che consumavano pasti all’interno del locale, nonostante l’autorizzazione preveda solo la vendita degli alimenti per l’asporto.
L’Ispettorato del Lavoro ha esaminato la posizione di alcuni dipendenti, per i quali ha richiesto la produzione di ulteriori documenti al fine di valutarne la regolarità; in un caso, ha applicato una sanzione amministrativa per un pagamento non tracciabile della retribuzione di un lavoratore.  In uno degli esercizi, infine, sono in corso accertamenti per un’eventuale mancata registrazione di ore di lavoro in busta paga di un dipendente.