Covid, il Poma centro di riferimento per l’emergenza cardiologica, stroke e vascolare

MANTOVA – L’ospedale di Mantova centro di riferimento per le reti Stemi (emergenza cardiologica), Stroke, Chirurgia Vascolare e Cardiochirurgia. Lo ha stabilito Regione Lombardia, definendo nuovamente i presidi dedicati alla cura delle patologie tempo dipendenti, nell’ambito dell’emergenza pandemica.
L’Asst di strada Lago Paiolo è anche inserita fra i 18 hub lombardi per i pazienti Covid acuti.  I centri hub, secondo le indicazioni regionali, devono attivare degenze intensive, semintensive e acute dedicate ai pazienti colpiti da Coronavirus. Continua quindi giorno per giorno, secondo le decisioni assunte dall’Unità di Crisi, la riorganizzazione dei reparti.
Posti letto
Come richiesto da Regione, è necessario potenziare i posti letto Covid. Si va quindi verso l’apertura al Carlo Poma di ulteriori 5 posti letto in Unità di terapia semi intensiva respiratoria, 4 in Rianimazione e 7 posti di osservazione breve in Pronto Soccorso nei moduli abitativi esterni alla struttura, compatibilmente con le risorse umane a disposizione.
Si ipotizza poi di trasformare la ex Chirurgia Toraco-Vascolare in reparto Covid con un massimo di 16 posti letto, numero che potrà arrivare fino a 21. Saranno inoltre attivati 8 posti letto non Covid aggiuntivi per la degenza ortopedica, a seguito della chiusura dell’attività chirurgica ordinaria a Pieve di Coriano.
Asst cerca di mantenere il più a lungo possibile i letti non Covid per il trattamento di determinate patologie – in particolare oncologiche e legate alle emergenze di profilo medico e chirurgico – e al contempo rispondere alle indicazioni regionali circa l’incremento costante di letti Covid.
L’equilibro tra i letti Covid e non Covid viene garantito anche dalla costante collaborazione con gli erogatori privati accreditati del territorio mantovano e l’Ats Val Padana, in una logica di squadra, condividendo le risorse a disposizione.
Personale
Assunzioni straordinarie da dedicare alla gestione della pandemia, grazie alla normativa legislativa emergenziale. Sono 70 i professionisti che ASST Mantova ha avuto la possibilità di reclutare, attraverso varie tipologie contrattuali, per fare fronte alla nuova ondata epidemica: un medico, 34 operatori socio sanitari, 31 infermieri, 3 operatori tecnici non sanitari e una risorsa destinata ad attività di ispezione e vigilanza. Il personale in questione è attualmente in servizio.
Comunicazione con i parenti
Per i parenti che non possono accedere ai reparti Covid sarà ripristinata e ampliata la comunicazione in videochiamata, grazie alla dotazione di ulteriori tablet, distribuiti fra i vari presidi ospedalieri, con particolare riguardo ai reparti Covid.