Gardini (M5S): “Asst Oglio-Po passo importante nato dalla collaborazione con i consiglieri regionali”

VIADANA – Soddisfatto Lorenzo Gardini, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni comunali di Viadana, che sottolinea il successo del lavoro della formazione politica a cui appartiene per raggiungere l’obiettivo del riconoscimento di una nuova Asst dell’Oglio Po. “Coerentemente con quanto sostenuto numerose volte in questi anni dai nostri consiglieri comunali del M5S Viadana – dice -, siamo riusciti ad ottenere, con un Ordine del Giorno in consiglio regionale, il riconoscimento delle due ATS separatamente, quella di Mantova e quella di Cremona e il riconoscimento di una nuova ASST denominata Oglio-Po per il territorio Viadanese Casalasco.  Si tratta di un primo passo verso la riforma sanitaria regionale, funzionale al miglioramento della sanità pubblica nel nostro Comune, anche in un’ottica di maggior appropriatezza dei servizi erogati rispetto alle esigenze dei cittadini.
Tale risultato è il frutto di un’intensa e costante collaborazione tra il Gruppo di Lavoro del M5S VIadana e i nostri consiglieri regionali 5 stelle Andrea Fiasconaro e Marco Degli Angeli. Questo è appunto lo stile collaborativo e di coordinamento che ci contraddistingue e che permette al nostro gruppo di portare avanti tematiche locali anche a livello regionale e nazionale. Lavoro che sarà intensificato se amministreremo il Comune di Viadana. L’emergenza Covid 19 ha fatto emergere tra le varie criticità anche la carenza dei servizi territoriali ed ora ci aspettiamo che vengano potenziate, con particolare attenzione alle cure primarie che risentono della carenza di personale per il ricambio generazionale e degli investimenti necessari per la realizzazioni di strutture.  Auspichiamo infine che venga portato avanti il progetto di un Presidio Ospedaliero Territoriale a Viadana per la gestione delle cronicità e non da ultimo la realizzazione di un Hospice nel nostro distretto per l’accompagnamento e il sollievo dei malati e delle loro famiglie nella fase delicata del fine vita”.