Identificati i responsabili dell’atto vandalico sul presepe di S. Benedetto: sarebbero due minorenni islamici del paese

Il bambolotto decapitato nel presepe di San Benedetto (foto: Facebook)

SAN BENEDETTO PO – Sarebbero due, forse tre, ragazzini minorenni di religione islamica, residenti in paese, i responsabili dell’atto vandalico di ieri sera sul presepe di San Benedetto Po, in Piazza Folengo, di fronte alla Basilica.

Lo spiacevole episodio, che ha indignato e scioccato tutto il paese, è avvenuto in tarda serata, complice l’oscurità. Il bambolotto biondo, tipo Cicciobello, che rappresenta Gesù Bambino nel presepe di fronte alla Chiesa, allestito dall’Associazione “Amici della Basilica”, è stato smembrato e ridotto a brandelli con un accanimento a tutti gli effetti inspiegabile; capo e torace della bambola sono stati poi conficcati su un palo in ferro adiacente Piazza Folengo, stringendole al collo uno spago a mo’ di impiccagione.

Sono in corso le indagini coordinate dai Carabinieri di San Benedetto Po per verificare se vi siano altri responsabili e chi, come pare, abbia anche ripreso la scena. I responsabili rischiano di essere perseguiti per reato di vilipendio alla religione cattolica e danneggiamento in base all’art. 404 del Codice Penale.

Massima cautela sull’intera questione è stata espressa dal Comune di San Benedetto Po. A confermare l’appartenenza alla cultura e alla religione islamica dei minori il Sindaco Roberto Lasagna, che però aggiunge: «Si tratta di un gesto estremamente grave a prescindere dall’appartenenza religiosa. Bisogna capire – ed è ciò che auspico – se si tratta di una “bravata” da ragazzini, risolvibile con una bella lavata di capo, oppure se c’è dell’altro». Qualcosa di matrice religiosa, quindi. In paese vivono a stretto contatto famiglie originarie dal Marocco e dal Bangladesh.