Il Comune di Fabbrico aderisce al Manifesto della Comunicazione non ostile

Il Sindaco di Fabbrico, Roberto Ferrari

FABBRICO (REGGIO EMILIA) – Il Comune di Fabbrico ha scelto di sottoscrivere il Manifesto della Comunicazione non ostile: una decisione che è stata accolta e votata all’unanimità lo scorso 28 novembre durante il consiglio comunale, in seguito alla proposta del gruppo consigliare “Progetto Fabbrico”.

«L’adozione del Manifesto è un impegno di responsabilità condivisa e che vuole favorire comportamenti rispettosi e civili – spiega il Sindaco, Roberto Ferrari. – Non è stata pensata come una sorta di “strumento” a difesa dell’amministrazione pubblica e di chi la rappresenta, quanto piuttosto come un modo per contrastare un clima che può venire “avvelenato” dalle minacce e dall’ostilità, annientando l’opportunità di potersi confrontare in modo costruttivo. Non si tratta – prosegue Ferrari – di cercare di limitare la libertà di espressione ma di proporre una battaglia culturale contro l’uso delle parole ostili, inopportune e persino offensive ed evitare di conseguenza i danni che esse inevitabilmente producono nelle persone che ne sono vittime».

Il Manifesto è stato redatto da un’associazione no profit composta da circa 300 professionisti della comunicazione d’impresa, della comunicazione politica, da influencer, blogger, insegnanti e imprenditori accomunati dalla volontà di rendere la Rete un luogo meno violento, più rispettoso e civile. E’ già presente nelle agende degli insegnanti italiani Mondadori Education ed è stato premiato dal Presidente Mattarella; inoltre, è già stato accolto da altre amministrazioni comunali, associazioni e università.

«È un impegno spontaneo e personale che si chiede venga preso da noi tutti amministratori locali affinché il dibattito politico sia concentrato su contenuti e idee orientati al bene comune, attraverso un linguaggio rispettoso e non ostile, evitando che la Rete possa diventare una zona franca dove tutto è permesso ed educando invece alla responsabilità le community di riferimento – aggiunge il primo cittadino. – È un’applicazione pragmatica sui toni e lo stile da adottare durante i confronti e i dibattiti con gli avversari, siano essi online oppure offline. E chiunque desideri contrastare i linguaggi d’odio in rete lo può fare aderendo proprio al Manifesto della Comunicazione non ostile».