Il piccolo Giovanni sarebbe morto soffocato dal mangime

L'uomo è stato soccorso dall'elicottero

PEGOGNAGA  Un paese incredulo, con la gente che ancora non riesce a rendersi conto della  tragedia troppo grande che ieri lo ha colpito nel giro di pochi maledetti secondi. Quelli che poco dopo le 17,30, alla corte agricola Frizza di Galvagnina di Pegognaga, sono costati la vita al piccolo Giovanni Veneri, di nemmeno quattro anni, li avrebbe compiuti a giorni.
Il piccolo è stato travolto da un silos contenente mangime. Il bambino era arrivato da poco arrivato con la mamma dall’abitazione, poco distante, per salutare il padre  Simone – 32 anni – che si trovava nella stalla. L’uomo è uscito per salutarli e ha preso in braccio il figlio.  In quel momento la struttura portante del silos avrebbe ceduto collassando al suolo e quindi  travolgendoli.
Giovanni sarebbe rimasto sepolto sotto il mangime che si è liberato nell’aia dopo lo schianto, senza riuscire più a respirare.
Il piccolo, come confermato dalla centrale Areu, ha riportato un grave trauma cranico e i soccorritori lo hanno trovato in arresto cardiaco. Il bambino è stato dichiarato morto una volta in ospedale a Mantova.
Il padre rimane grave ma non in pericolo di vita all’ospedale Maggiore di Parma dove è stato portato in elisoccorso. Illesa la mamma le cui grida hanno richiamato l’attenzione del nonno che con un trattore sarebbe riuscito a liberare il nipotino, le cui condizioni sono apparse subito disperate. Ci sono voluti invece i vigili del fuoco per liberare il padre che era rimasto incastrato con le gambe sotto al silos.
Sul posto i carabinieri di Pegognaga che hanno messo i sigilli al luogo della tragedia. La procura ha aperto un’inchiesta.

 

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