Interventi strutturali e liquidità per sostenere gli agriturismi, le proposte di Cia Agricoltori

MANTOVA –  Interventi strutturali, liquidità con garanzie pubbliche, iniziative per incentivare il turismo rurale. Pilastri indicati da Cia Agricoltori Italiani per rilanciare il settore dell’ospitalità agrituristica, tra i più colpiti in questa emergenza coronavirus. Grazie all’azione dell’associazio e su governo e regione, nelle scorse settimane era stata attivata la possibilità di vendita a domicilio e successivamente quella di asporto. Le sollecitazioni Cia al ministero hanno permesso poi di avviare il percorso per la riapertura delle strutture. Ora sono necessarie una serie di misure per il rilancio del comparto.
“La normativa è stringente e nella nostra regione vi sono restrizioni ulteriori – spiega Niccolò Reverdini, presidente di Turismo Verde Lombardia, l’associazione per la promozione agrituristica di Cia-Agricoltori Italiani -. Chiediamo alla Regione di sostenere le aziende in due modi, intervenendo a fianco delle misure governative: l’anticipo in tempi stretti del 100% della Pac e considerare per il tema dei contributi a fondo perduto la differenza di fatturato tra 2019 e 2020 anche per marzo e per le prime due settimane di maggio, e non solo aprile come previsto invece dal Decreto governativo Rilancio”.
Cia Agricoltori Italiani sta sollecitando le istituzioni su altri temi chiave. “Chiediamo l’estensione dell’Iva al 10% anche per asporto e delivery per gli agriturismi – sottolinea Massimo Bagnoli, responsabile Ufficio Politiche fiscali Cia -. Va incentivata, poi, la domanda del turismo estero, che potrebbe essere ben disposto a passare le vacanze in ambito rurale. La sospensione di pagamenti, tributi e contributi, già spostata nel decreto fino al 15 settembre, deve essere ulteriormente spostata in avanti. Cia ha chiesto anche la sospensione delle imposte che scaturiscono dalle dichiarazioni fiscali e della prima rata Imu”. Gli agriturismi mantovani, cremonesi e bresciani possono rappresentare un luogo ideale nel quale trascorrere le vacanze o pranzare con la propria famiglia. “Stiamo lavorando con Turismo Verde – aggiunge Dino Scanavino, presidente nazionale Cia – per sostenere le nostre proposte nel percorso parlamentare che trasformerà il Dpcm in legge. Alle aziende serve liquidità vera e consistente, con contributi destinati alle attività che hanno avuto danni. Abbiamo sottolineato più volte alle istituzioni quanto questo settore estremamente importante sia entrato in crisi e quanto sia complicato ripartire per gli agriturismi in aree rurali”. Cia Agricoltori Italiani Est Lombardia ha lanciato in queste settimane la campagna ‘Apro sicuro’ per accendere i riflettori sul comparto. Gli agrituristici Cia, che hanno adeguato le strutture e i disciplinari di sicurezza in base alle normative previste per l’emergenza sanitaria, sono pronti ad ospitare i clienti con la consueta cura e attenzione e a preparare le eccellenze gastronomiche della cucina contadina.
“Ci auguriamo che le persone riacquistino fiducia e tornino negli agriturismi – commenta Domenico D’Amato, responsabile Cia Agricoltori Italiani Est Lombardia -. Quest’anno gli italiani che potranno andare in vacanza dovranno prendere in considerazione prioritariamente la prenotazione nelle nostre località, città d’arte, spiagge, campagne e paesi. E sotto ogni campanile d’Italia troveranno splendidi agriturismi pronti ad accoglierli in sicurezza. Siamo pronti a portare le nostre proposte all’assessore regionale Rolfi”.