Legge di Bilancio, Mirandola perde 374mila euro, il sindaco Greco: «Tagli operati dal PD, il partito di Bonaccini»

Alberto Greco, Sindaco di Mirandola

MIRANDOLA (MODENA) – “Salatissimo” il conto che il Comune di Mirandola si appresta a pagare coi tagli operati dal Governo a guida Pd, lo stesso partito di cui fa parte Stefano Bonaccini. A definirlo così il Sindaco Alberto Greco insieme al candidato consigliere regionale della Lega, Roberto Lodi.

“Non bastavano tasse e balzelli – dichiarano, in una nota congiunta, Greco e Lodi – come lo stop alla cedolare secca sui negozi, che danneggerà enormemente i nostri centri storici e il commercio tradizionale, ma si è operato in Legge di Bilancio 2020, mettendo mano in modo deciso, al Fondo di Solidarietà Comunale. Una penalizzazione che si traduce per Mirandola in ben 374 mila euro in meno, facendo risultare il suo territorio il più penalizzato di tutta la provincia davanti a Modena e Carpi. E pensare che Bonaccini e il Pd non mancano mai di sottolineare quanto gli stiano a cuore i comuni ed i sindaci.

È sufficiente un rapido calcolo – proseguono Greco e Lodi – per fare capire in cosa si traduce per la collettività questo ammanco. Rapportando la cifra tagliata e cioè 374mila euro, col numero dei cittadini mirandolesi, 24mila circa, risultano 15,6 euro in meno ad abitante. Cinque volte in più di Modena con -700 mila euro spalmati su 180 mila abitanti (3,7 euro ad abitante) e quasi il doppio di Carpi con 680 mila euro (9,4 euro ad abitante).

Semplicemente ci pare scandaloso che un Comune terremotato risulti così penalizzato. Tagliare ai Comuni significa impoverirli e di conseguenza ridurre, limitare, se non eliminare servizi ai cittadini. Questo è l’interesse, quello vero, del partito di Bonaccini”.