Piena del Po, allerta massima per i Comuni del Basso Mantovano e Reggiano

Il Po ha invaso le campagne a Riva di Suzzara

BASSO MANTOVANO/REGGIANO – Il Basso Mantovano e Reggiano guarda tra amore e timore la piena del Grande Fiume. L’allerta è massima.

Ieri sera alle 18.30 su convocazione del Sindaco di Suzzara, Ivan Ongari, si è ufficialmente costituito il centro operativo comunale per la gestione dello stato di criticità connesso all’innalzamento del livello del fiume. Il COC, presa visione delle indicazioni prefettizie e dei contenuti dei piani di emergenza provinciale e comunale, ha dato il via libera all’intensificazione del monitoraggio arginale (già attivo dallo scorso 21 novembre) ad opera delle squadre di protezione civile e degli agenti di polizia locale; nel frattempo sono stati chiusi tutti gli accessi golenali del territorio, mentre resta diretta e costante la comunicazione con i soggetti più a rischio.

Il Po ha invaso le campagne a Riva di Suzzara

«Sarà una piena piuttosto lunga – commenta Ongari; – abbiamo già chiuso le discese verso il fiume ed è iniziata la sorveglianza notturna, entro sera vedremo se chiudere anche le rampe di salita agli argini. Il cambiamento climatico in atto ha avuto sicuramente un ruolo e va contrastato riducendo le emissioni di gas serra in atmosfera ma occorre anche investire sulla “resilienza urbana” ed attrezzarsi per far fronte alle estremizzazioni meteorologiche».

L’altezza rilevata all’idrometro di Borgoforte ieri alle 22 era pari a 6,85 e continuerà a crescere sino a mercoledì raggiungendo probabilmente quota 8,5 metri per poi iniziare a diminuire. Nelle ultime ore il COC si è interfacciato anche con la protezione civile di Motteggiana insieme al Sindaco Stefano Pelliciardi, per coordinare in modo efficace le operazioni su tutto il tratto arginale Suzzara-Motteggiana.

Nella photogallery, la piena del Po tra Riva di Suzzara e Luzzara:

A Boretto (Reggio Emilia) nelle ultime ore la piena ha raggiunto la quota di 7 metri, con conseguente esondazione nei terreni golenali; il Sindaco Matteo Benassi questa mattina ha emesso due ordinanze con cui ha stabilito l’evacuazione di persone e animali nelle aree golenali sia chiuse che aperte e la messa in sicurezza di tutte le attività produttive e commerciali. Resta chiusa fino alla conclusione della fase di criticità l’area del Lido Po compresa tra i due ingressi posti su via Argine ex SS 62 della Cisa (ingresso ovest e ingresso adiacente ex Arni, compreso l’ingresso pedonale fronte municipio).

Attenzione costante sul fiume Po anche a Guastalla: qui l’ondata di piena raggiungerà il suo picco massimo domani, 27 novembre, dalle ore 8 in poi e si stima che durerà per circa 24 ore. “Per il momento non si rende necessaria la chiusura dei ponti Guastalla-Dosolo e Boretto-Viadana, fino al raggiungimento di quota 7.50, prevista per oggi nel tardo pomeriggio – rende noto il Sindaco Camilla Verona. – Il Centro di Coordinamento Provinciale tiene monitorata la situazione e nelle prossime ore valuterà se necessaria la chiusura dei ponti”.