Povertà, welfare, arte: la Fondazione presenta i suoi progetti. Consegnata la borsa di studio del fondo Ruberti

MANTOVA – Un appuntamento per tornare finalmente a incontrarsi e a ritrovare il senso di appartanenza a un territorio unico ma con qualche fragilità dove emerge la preoccupazione per la povertà conseguente alla pandemia. E’ quanto organizzato ieri nell’Atrio degli Arcieri di Palazzo Ducale dalla Fondazione Comunità Mantovana con l’annuale convegno durante il quale il presidente Carlo Zanetti ha ricordato come proprio per fronteggiare il problema della povertà la Fondazione abbia istituito un apposito fondo.
Un milione e 300 mila euro i finanziamenti complessivi stanziati dalla Fondazione nel 2021 a tante realtà mantovane di vari settori per le quali, come evidenzia Zanetti, risulta decisivo il ruolo del volontariato.
Durante il convegno sono stati illustrati anche alcuni interventi resi possibili o che lo saranno grazie all’aiuto della Fondazione Comunità Mantovana come l’Accademia delle Arti e la Casa degli artisti in Piazza Castello, la trasformazione e l’ampliamento della struttura di cohousing sociale Casa Matilde a Pieve di Coriano, o l’esperienza del Giardino dei Bimbi che ha messo a contatto i bambini con gli anziani ospiti del Mazzali e dell’Auser. Tutte iniziative nel solco di quello che era il titolo “Ereditare il futuro” del convegno odierno come quella che ha visto protagonista Alberto Ruberti, che presso la Fondazione ha istituito un fondo in memoria dei suoi genitori Lino e Silvia.
Il vincitore della Borsa di Studio è Giulio Fila, di San Giacomo delle Segnate, oggi impegnato in un dottorato di ricerca in agraria che ha ricevuto un assegno simbolico di 2 mila euro.
Durante il convegno è intervenuta anche Bruna Bellini della Fondazione Cariplo che ha riassunto i vantaggi e le opportunità consentite dalla coprogettazione per rispondere alle esigenze territoriali in modo continuativo ed efficace.