Sull’azzeramento delle molestie olfattive a Pegognaga consensi ma anche perplessità

Giulia Caramaschi assessore all'ambiente e Antonio Lui vicesindaco

PEGOGNAGA – Prevedibile la perplessità dei pegognaghesi di fronte all’esito negativo dell’indagine sulle molestie olfattive, dopo sei mesi di rilievi condotti con metodologia scientifica d’impronta tedesca. I più si mostrano comunque fiduciosi della scelta operativa dell’Amministrazione comunale, che come noto ha investito nel progetto d’indagine realizzato dall’azienda specializzata Osmotech.
Tra questi Luca Bertoldi, perito industriale, molto preparato sulle tematiche ambientali, che ha incoraggiato l’Amministrazione a proseguire con severità i controlli, procedendo magari ad eventuali sanzioni. Il blogger Massimo Moretti ha chiesto se l’indagine è da considerare conclusa o se ci sarà un successivo step. «L’indagine – ha risposto Maurizio Benzo fondatore di Osmotech – ha evidenziato che gli odori sono di tasso non incidente, per cui non ne è prevista una ulteriore». Avendo ciò fatto pensare ad un allentamento del livello di vigilanza, ha subito preoccupato le signore in sala, che passando più ore in casa nei mesi caldi «La puzza impedisce di fruire liberamente i propri spazi», obbligando a tenere chiuse le finestre. Il veterinario Egidio Faglioni ha ricordato l’elevato numero di allevamenti intensivi bovini, ma soprattutto suini presenti nel Pegognaghese. «Abbiamo passato sei mesi tranquilli – ha annotato Susanna Malagutti, medico di base – ma i controlli vanno continuati». «I furbi non hanno molto spazio – ha risposto il vicesindaco -, come amministrazione siamo determinati. Ora abbiamo strumenti di controllo oggettivi». Daniele Benfatti, assessore a bilancio e servizi sociali nella precedente amministrazione, dubita dell’efficacia dell’indagine, che oltretutto sarebbe stata finanziariamente onerosa. A suo parere la conclusione dei rilievi fatti, sia pure con metodo scientifico, replica il risultato pregresso di una decina d’anni fa. Inoltre «Finita l’indagine tutto torna come prima!» Difficile che qualche azienda scantoni, ha fatto capire Antonio Lui: primo perché alla campagna rilievi sono state coinvolte le aziende e i rappresentanti di categoria, condividendo tutti quanti il progetto, determinando altresì un effetto domino di autocontrollo ben oltre le sei aziende potenzialmente odorigene; secondo, perché il progetto facilita alle aziende il conseguimento della certificazione Iso 14000, validazione internazionale dei processi produttivi.

Riccardo Lonardi