Tecnofer, c’è la data di chiusura: sarà il 21 febbraio. Ora si pensa alla cassaintegrazione

OSTIGLIA – La Tecnofer chiuderà il 21 febbraio. L’annuncio lunedì in Confindustria in un incontro a cui hanno partecipato la Fiom Cgil, i legali dell’azienda e lo studio Baldi di Reggio Emilia. Manca solo la comunicazione ufficiale.

Difficile trovare degli acquirenti per tutta l’azienda, forse per un ramo, ma i sindacati pensano sia più facile pensare alla cassaintegrazione.

Degli 81 dipendenti (71 a Ostiglia e 10 nello stabilimento di Calto, Rovigo), in 60 hanno ripreso a lavorare questo mese. A Ostiglia sono in 50. Venti persone sono state invece ricollocate.

“Il giudice ancora non si è espresso – hanno spiegato i sindacati – stiamo aspettando l’ok per avere poi l’incontro al ministero e formalizzare la cassa integrazione”. Se si va a Roma all’inizio di marzo, si potrebbe riuscire a far partire gli ammortizzatori sociali dal 24 febbraio, anche se bisognerà aspettare i tempi dell’INPS.

L’azienda metalmeccanica produce coclee e spirali metalliche, era nata nel 1970 e negli ultimi anni ha avuto bilanci negativi, nemmeno il passaggio di proprietà dalla famiglia Borghi ai Losi ha aiutato l’azienda a risollevarsi.