Trasporti, Fiasconaro (M5S): “La Regione impreparata alla Fase 2. Serve un piano mirato”

Il consigliere regionale pentastellato Andrea Fiasconaro

MILANO – “I provvedimenti conseguenti al nuovo DPCM e le azioni di Regione Lombardia, a due mesi dall’inizio dell’emergenza, sono ancora insoddisfacenti“, queste le parole del consigliere regionale Andrea Fiasconaro (M5S) dopo l’audizione con l’Assessore ai Trasporti di Regione Lombardia svoltasi il 30 aprile.

Decisioni, quelle prese dalla Regione che non trovano concorde il pentastellato: “Nella nuova fase verranno garantite solo l’80% delle corse. Un’idea, proposta da Trenord ed accettata passivamente da Regione, incompatibile con le misure di distanziamento sociale che garantiscono la sicurezza dei passeggeri e lavoratori. Un numero di corse ridotto è sinonimo di affollamento, quindi auspichiamo che si possa lavorare ad un potenziamento del servizio. Come ulteriore beffa – prosegue -, ci è stato detto che non si ritiene opportuna l’installazione di dosatori di gel igienizzante sui treni in quanto si pensa possa diventare punto di “affollamento” e per le criticità che si potrebbero verificare nel garantire il rifornimento. Siamo consapevoli che sistemi come quelli ferroviari o metropolitani hanno delle rigidità e richiederanno grandi sforzi per adeguarsi all’emergenza in corso. Ci saremmo aspettati però da Regione un piano complessivo sul come spostarsi in Lombardia, basato su una ‘mobilità’ a 360° in armonia con le varie esigenze dei Territori”.

Da lì un appunto su come il Pirellone sta investendo il denaro a sua disposizione: il riferimento è ai 150 milioni di euro per Milano-Serravalle , “per il completamento di un’opera come Pedemontana, cioè l’ennesima autostrada, da tempo arenata nelle sabbie della cattiva gestione politica. Perché non usare parte di quelle risorse, oltre che per la sanità, anche per mettere in campo azioni che garantiscano il diritto alla mobilità unito a quello della tutela della salute? Ad esempio, un piano con – al centro – un mezzo come la bicicletta elettrica. Un piano per approfondire le modalità di diffusione del contagio ed i rischi in contesti particolari come quelli in ambito trasporti. Regione Lombardia si è fatta trovare impreparata. L’ultimo piano che ha a disposizione è quello di invitare i cittadini ad utilizzare il meno possibile mezzi come il treno affinchè i pendolari non si trasformino in cavie”.