Vilipendio via social alla Torretta della Resistenza: si valutano le vie legali

I pegognaghesi difendono la Torretta

PEGOGNAGA – Alla Torretta della Resistenza un “abbraccio” molto partecipato, più che in senso quantitativo, in senso emotivo. D’altro canto i valori della resistenza sono radicati in Pegognaga, tant’è che gli ultimi tre partigiani, Albertino Angeli, Domenico Cavicchioli e Carlo Battoni, scomparsi pressoché insieme nell’arco di una dozzina di mesi, si erano affiancati al sindaco di tre legislature Pietro Truzzi (1974-1990), che volle a tutti i costi un monumento ai partigiani del territorio. Difficile la realizzare, esistendo in Pegognaga il famedio dedicato ai caduti di tutte le guerre, quindi anche alla Resistenza. Fu il sindaco Dimitri Melli a realizzare il sogno di Truzzi e dei partigiani che all’epoca erano ancora in vita. Il 25 aprile 2016 una cisterna che negli anni Quaranta l’ortofrutticoltore Ponchiroli fece costruire per irrigare, utilizzata dai partigiani come base smistamento ordini e nascondiglio stampa clandestina, riqualificata, venne inaugurata come Torretta della Resistenza, ospitante le foto dei partigiani del territorio. Scelta evidentemente non condivisa da chi milita su opposte fronte politico. Complice anche l’atmosfera elettorale, un fruitore di facebook, approfittando della possibilità di esprimersi persino in maniera distorta, ha gravemente offeso la sensibilità di chi nei valori della Resistenza crede. Pronta la reazione di Anpi. Il cui presidente Elia Scanavini, coinvolgendo altresì il sindaco Matteo Zilocchi nella condanna morale dell’autore incriminato, ha organizzato ieri mattina un “Abbraccio alla Torretta”, richiamando l’afflusso dei pegognaghesi. «Abbiamo deciso – ha detto Scanavini – che dovevamo denunciare questo fatto: abbiamo scritto al Sindaco in modo schietto queste parole: “è giunto il momento di ribellarsi e denunciare queste ignobili offese”. La risposta è riportata dalla stampa. Non abbiamo chiesto che si pattugli ogni post che viene pubblicato in rete e non si pretende che venga fatto; tantomeno abbiamo fatto osservazioni sull’operato dell’Amministrazione per quel che riguarda iniziative e progetti che ci hanno anche visto coinvolto qui». Insomma non si è detto soddisfatto della risposta del sindaco «Il motivo è uno: il vero interlocutore della risposta era la Rete e non i cittadini che riuniti sotto la sigla di una Associazione chiedevano un riscontro deciso su di un fatto grave rivolto alla Torretta: questo Monumento alla Resistenza di Pegognaga è scrigno di storia, affetti e memoria per tanti nostri concittadini oltre che la Resistenza ha restituito la libertà al nostro Paese. Sarebbe stato semplice: una comunicazione limpida, lapidaria». Il vicesindaco Antonio Lui «C’è un forte degrado nelle comunicazioni e soprattutto c’è un disvalore nell’utilizzo dei mezzi tecnologici. Se siamo arrivati a questa situazione c’è qualche responsabilità. La quale è delle istituzioni. La scuola è in ritardo. Come invertire la rotta? Dando buon esempio. Inculcando rispetto. Senza rinunciare all’uso della tecnologia». Per la consigliera di minoranza Teresa Morbio l’offesa perpetrata su facebook è espressione «di ignoranza, perché non conosce la storia; di violenza, perché è aggressione; di fascismo, perché disconosce i valori della resistenza». Chiara condanna anche da Milla Placanini, Giulia Buzzi, Aldo Bettegazzi e dell’ex parlamentare Marco Carra. Sia Anpi che amministrazione comunale stanno verificando se vi sono gli estremi per adire le vie legali.

Riccardo Lonardi