ROMA (ITALPRESS) – La Commissione Giustizia della Camera ha adottato il testo base sulla Cannabis. Il testo depenalizza la coltivazione di non oltre 4 piante “femmine”. “E’ un risultato importante, ottenuto sulla scia della giurisprudenza della Corte di Cassazione ma anche grazie alla capacità dei gruppi parlamentari di confrontarsi e trovare una sintesi ragionevole su una materia che la società ha già elaborato e codificato nei comportamenti individuali. La coltivazione in casa di canapa è fondamentale per i malati che ne devono fare uso terapeutico e che spesso non la trovano disponibile oltre che per combattere lo spaccio ed il conseguente sottobosco criminale”, afferma Mario Perantoni, presidente della commissione Giustizia della Camera e deputato M5S.
Il testo unificato unisce le proposte sulla legalizzazione della coltivazione domestica avanzate negli scorsi mesi dai Parlamentari Riccardo Magi (+Europa) e Caterina Licatini (M5S), a favore della coltivazione, con quella contraria di Riccardo Molinari (Lega).
Il Ddl Perantoni introdurrebbe la possibilità di coltivare fino a 4 piantine di cannabis, inserirebbe la fattispecie di lieve entità per i casi meno gravi, toglierebbe la sanzione amministrativa (nessun ritiro della patente per i consumatori) e, nel caso sia una persona tossicodipendente a commettere il reato di produzione o spaccio, non punirebbe la condotta con il carcere ma con lavori socialmente utili. Inoltre, la proposta aumenterebbe le pene in alcuni casi come l’associazione a delinquere, lo spaccio nei confronti di minorenni e nei casi in cui il reato sia commesso da un ente autorizzato a coltivare.
(ITALPRESS).
Il testo unificato unisce le proposte sulla legalizzazione della coltivazione domestica avanzate negli scorsi mesi dai Parlamentari Riccardo Magi (+Europa) e Caterina Licatini (M5S), a favore della coltivazione, con quella contraria di Riccardo Molinari (Lega).
Il Ddl Perantoni introdurrebbe la possibilità di coltivare fino a 4 piantine di cannabis, inserirebbe la fattispecie di lieve entità per i casi meno gravi, toglierebbe la sanzione amministrativa (nessun ritiro della patente per i consumatori) e, nel caso sia una persona tossicodipendente a commettere il reato di produzione o spaccio, non punirebbe la condotta con il carcere ma con lavori socialmente utili. Inoltre, la proposta aumenterebbe le pene in alcuni casi come l’associazione a delinquere, lo spaccio nei confronti di minorenni e nei casi in cui il reato sia commesso da un ente autorizzato a coltivare.
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