ROMA (ITALPRESS) – “La situazione che stiamo vivendo in tutto il Paese e nel Nord Italia in particolare, e’ di un’emergenza di fronte alla quale nessun professionista della salute si e’ tirato indietro, in particolare gli infermieri che ci sono e svolgono un ruolo essenziale su tutti i fronti, dal triage in ospedale al 118, dai setting ospedalieri a bassa e alta complessita’, dall’assistenza domiciliare al dipartimento di Prevenzione”.
Cosi’ Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) e direttore sociosanitario dell’Asst Milano Nord. “Alcuni operano al di la’ delle loro forze e con la loro indiscutibile professionalita’ anche a rischio della propria salute, in particolare nelle zone ritenute ad alto rischio dove essendo spesso confinati e costretti alla quarantena non hanno piu’ turni o logiche di organizzazione del lavoro, ma solo la forza di volonta’, la capacita’ e la voglia di assistere, di essere infermieri”, aggiunge Mangiacavalli che fa anche il punto sulle esigenze attuali del sistema salute, ricordando la carenza di infermieri. “In Italia – ricorda Mangiacavalli – ne mancano oltre 53mila, di cui la maggior parte sul territorio, dove la soluzione ideale e’ quella dell’infermiere di famiglia. Per questo non possiamo piu’ perdere tempo e assume carattere d’urgenza la sua attivazione in tutte le Regioni. Ringrazio tutti i colleghi: stanchezza e sconforto sono sempre a un passo da loro che tuttavia sono pronti a tendere una mano per assistere, curare, infondere coraggio, forza e speranza a chi sta male o ha paura. Qualcuno in questi giorni li ha definiti eroi. Lo sono, ma vorrei fosse chiaro: siamo prima di tutto infermieri che non certo da ora stiamo svolgendo la professione in condizioni difficili. Oggi tutto questo si sta solo manifestando con modalita’ eclatanti”, conclude Mangiacavalli.
(ITALPRESS).
Cosi’ Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) e direttore sociosanitario dell’Asst Milano Nord. “Alcuni operano al di la’ delle loro forze e con la loro indiscutibile professionalita’ anche a rischio della propria salute, in particolare nelle zone ritenute ad alto rischio dove essendo spesso confinati e costretti alla quarantena non hanno piu’ turni o logiche di organizzazione del lavoro, ma solo la forza di volonta’, la capacita’ e la voglia di assistere, di essere infermieri”, aggiunge Mangiacavalli che fa anche il punto sulle esigenze attuali del sistema salute, ricordando la carenza di infermieri. “In Italia – ricorda Mangiacavalli – ne mancano oltre 53mila, di cui la maggior parte sul territorio, dove la soluzione ideale e’ quella dell’infermiere di famiglia. Per questo non possiamo piu’ perdere tempo e assume carattere d’urgenza la sua attivazione in tutte le Regioni. Ringrazio tutti i colleghi: stanchezza e sconforto sono sempre a un passo da loro che tuttavia sono pronti a tendere una mano per assistere, curare, infondere coraggio, forza e speranza a chi sta male o ha paura. Qualcuno in questi giorni li ha definiti eroi. Lo sono, ma vorrei fosse chiaro: siamo prima di tutto infermieri che non certo da ora stiamo svolgendo la professione in condizioni difficili. Oggi tutto questo si sta solo manifestando con modalita’ eclatanti”, conclude Mangiacavalli.
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