Coronavirus. Gravina “Chi chiede stop non vuole bene agli italiani”

ROMA (ITALPRESS) – “Chi invoca oggi ad alta voce l’annullamento e la sospensione dei campionati non vuole bene ne’ al calcio ne’ agli italiani perche’ non vuole dare una speranza di rinascita per il futuro. Su questo aspetto terro’ duro”. Lo ha dichiarato il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, in collegamento con la trasmissione “Un giorno da pecora” su Rai Radio 1. “Mettere d’accordo tutti non e’ facile, e’ un momento complesso anche per il mondo del calcio oltre che per il Paese – ha sottolineato Gravina – ma sono convinto che con un pizzico di responsabilita’ da parte di tutti e un po’ di buon senso e disponibilita’ troveremo la giusta via”. Il numero 1 del calcio italiano ha parlato anche dei rapporti con Malago’. “Quella che hanno riportato i giornali non e’ un pezzo della mia telefonata con il presidente del Coni, che e’ stata molto riservata. Abbiamo chiarito, perche’ Malago’ forse non era a conoscenza dell’attivita’ che stiamo portando avanti e delle criticita’ che incontreremmo se dovessi staccare la spina al campionato: non ne ho il diritto e non ne ho il potere. Ma e’ molto complicato mettere insieme gli opposti. Per Federica Pellegrini si parla solo di calcio? Ha ragione – ha aggiunto Gravina – Le sue parole le ho intese come un complimento. Del resto io parlo da presidente della Figc e parlo solo di calcio, ho un grande rispetto per il presidente Malago’ che deve parlare dello sport in generale”. “Domani – ha rivelato inoltre Gravina – il nostro protocollo verra’ consegnato ai ministri Spadafora e Speranza. Condivido l’auspicio del ministro Spadafora di poter far ripartire gli allenamenti il 4 maggio e spero che anche il ministro Speranza abbia questa volonta’ di aiutarci per far ripartire l’attivita’ sportiva, con tutte le cautele necessarie, per dare un momento di sollievo a tutti gli italiani. Auspico che ogni squadra possa giocare nel proprio stadio. Se ci proiettiamo nel tempo, vorrei dare agli italiani la speranza che tra fine maggio e inizio giugno si possa giocare anche negli stadi del nord Italia”.
(ITALPRESS).