ROMA (ITALPRESS) – In un contesto d’inedita avversità, si sono aggiunte nel 2020 le conseguenze della pandemia Covid-19, le esportazioni italiane sono attese in forte contrazione per quest’anno con un -11,3%. Si tratta del ritmo di crescita dell’export più basso dal 2009. Ma nonostante la severità dello shock, si prevede una ripresa relativamente rapida già dal 2021 per le esportazioni italiane (+9,3%), caratterizzata anche da una componente di “rimbalzo statistico”, con una crescita media nei due anni successivi del 5,1%. Secondo queste previsioni, nel 2021 le esportazioni italiane di beni arriveranno al 97% circa del valore segnato nel 2019, un recupero pressochè totale dopo la caduta nel 2020. E’ quanto emerge dal Rapporto Export 2020 di Sace. “L’export è un motore fondamentale del nostro Paese, è un acceleratore della crescita, dello sviluppo, del tessuto imprenditoriale, un elemento chiave anche per questa auspicata ripartenza. Non ci sono conflitti con gli italiani, non ci sono pregiudizi nei confronti degli imprenditori italiani, i nostri esportatori sono sempre graditi. Il mondo sta aspettando la ripartenza del Made in Italy”, ha detto il presidente di Sace, Rodolfo Errore. Segnali di schiarita sui dati dell’export secondo l’Ad di Sace, Pierfrancesco Latini: “il quadro che ci prospettano i nostri economisti è serio, ma si profila una prospettiva di ripartenza, dobbiamo lavorare con tutte le nostre migliori energie e sulle nostre vocazioni, per trasformare una minaccia in un’opportunità. Per farlo non bastano competenze e dedizione, ci vuole tanto entusiasmo e coraggio. Sarà necessario il supporto di Sace che posso assicurare non mancherà”.
(ITALPRESS).
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