ROMA (ITALPRESS) – Gli anziani hanno una ricchezza media più alta del 13,5% di quella media degli italiani, quella dei millennial risulta inferiore del 54,6%. Ben 9,6 milioni si occupano dei propri nipoti e di questi 3,6 milioni lo fa regolarmente. L’impegno nel sociale resta una priorità con 1,2 milioni di anziani che svolgono attività gratuite in associazioni di volontariato. È quanto emerge da un Rapporto Censis-Tendercapital sulla “silver economy”.
La ricerca evidenzia come in 25 anni si sia ridotta la spesa dei consumi familiari (-14%), mentre è aumentata quella degli anziani (+23%), che oggi spendono molto più per cultura, svago e viaggi. Dallo studio emerge un nuovo ruolo nella società italiana degli over 65, che sono il 22,7% sul totale della popolazione.
In Europa, l’Italia detiene il primato per presenza di longevi, con il 22,8% di anziani, seguita da Grecia (21,9%), Portogallo (21,7%), Finlandia (21,6%) e Germania (21,5%). In dieci anni nel nostro Paese si è registrata una crescita di 1,7 milioni di persone con almeno 65 anni, dato negativo per i giovani fino a 34 anni (-1,5 milioni), preoccupante anche il calo delle nascite (-23,7%). Dal Rapporto Censis-Tendercapital si evince che il 20,7% degli anziani, ovvero oltre 2,8 milioni di persone, non sono autosufficienti e questa situazione costituisce un rischio che cresce con l’avanzare dell’età e che supera il 40% di incidenza oltre gli 80 anni.
“Questo Rapporto ci permette di valutare al meglio nuove strategie di investimento a sostegno della silver economy e del Paese”, ha detto il presidente di Tendercapital Moreno Zani.
Per il presidente del Censis, Giuseppe De Rita, si assiste a un processo di trasformazione: “Si tratta di una realtà sempre più forte all’interno della società. Oggi in media l’anziano ha la casa di proprietà, una qualità della vita e un livello di consumi elevato, ma non investe. Occorre pertanto sviluppare, all’interno della popolazione anziana, una cultura dell’investimento nel proprio futuro”.
(ITALPRESS).
La ricerca evidenzia come in 25 anni si sia ridotta la spesa dei consumi familiari (-14%), mentre è aumentata quella degli anziani (+23%), che oggi spendono molto più per cultura, svago e viaggi. Dallo studio emerge un nuovo ruolo nella società italiana degli over 65, che sono il 22,7% sul totale della popolazione.
In Europa, l’Italia detiene il primato per presenza di longevi, con il 22,8% di anziani, seguita da Grecia (21,9%), Portogallo (21,7%), Finlandia (21,6%) e Germania (21,5%). In dieci anni nel nostro Paese si è registrata una crescita di 1,7 milioni di persone con almeno 65 anni, dato negativo per i giovani fino a 34 anni (-1,5 milioni), preoccupante anche il calo delle nascite (-23,7%). Dal Rapporto Censis-Tendercapital si evince che il 20,7% degli anziani, ovvero oltre 2,8 milioni di persone, non sono autosufficienti e questa situazione costituisce un rischio che cresce con l’avanzare dell’età e che supera il 40% di incidenza oltre gli 80 anni.
“Questo Rapporto ci permette di valutare al meglio nuove strategie di investimento a sostegno della silver economy e del Paese”, ha detto il presidente di Tendercapital Moreno Zani.
Per il presidente del Censis, Giuseppe De Rita, si assiste a un processo di trasformazione: “Si tratta di una realtà sempre più forte all’interno della società. Oggi in media l’anziano ha la casa di proprietà, una qualità della vita e un livello di consumi elevato, ma non investe. Occorre pertanto sviluppare, all’interno della popolazione anziana, una cultura dell’investimento nel proprio futuro”.
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