ROMA (ITALPRESS) – A settembre secondo l’Istat gli occupati in Italia sono scesi di 32 mila unità rispetto ad agosto, mentre il tasso di occupazione resta stabile al 59,1%.
L’occupazione aumenta tra gli under 35 (+16 mila) mentre cala da 35 anni in poi (-49 mila). L’andamento è la sintesi della crescita dei dipendenti a termine (+30 mila) e della diminuzione sia dei permanenti (-18 mila) sia degli indipendenti (-44 mila). Le persone in cerca di occupazione sono in aumento (+3%, pari a +73 mila unità nell’ultimo mese). Il tasso di disoccupazione sale al 9,9% (+0,3 punti percentuali). La stima complessiva degli inattivi tra i 15 e i 64 anni a settembre è in calo (-0,6%, pari a -77 mila unità) per entrambe le componenti di genere.
Il tasso di inattività scende al 34,3% (-0,2 punti percentuali).
Su base annua l’occupazione risulta in crescita (+0,5%, pari a +111 mila unità). L’espansione riguarda sia donne sia uomini e tutte le classi d’età fatta eccezione per i 35-49enni. La crescita nell’anno è trainata dai dipendenti (+226 mila unità nel complesso) e in particolare da quelli permanenti (+214 mila), mentre calano gli indipendenti (-115 mila).
(ITALPRESS).
L’occupazione aumenta tra gli under 35 (+16 mila) mentre cala da 35 anni in poi (-49 mila). L’andamento è la sintesi della crescita dei dipendenti a termine (+30 mila) e della diminuzione sia dei permanenti (-18 mila) sia degli indipendenti (-44 mila). Le persone in cerca di occupazione sono in aumento (+3%, pari a +73 mila unità nell’ultimo mese). Il tasso di disoccupazione sale al 9,9% (+0,3 punti percentuali). La stima complessiva degli inattivi tra i 15 e i 64 anni a settembre è in calo (-0,6%, pari a -77 mila unità) per entrambe le componenti di genere.
Il tasso di inattività scende al 34,3% (-0,2 punti percentuali).
Su base annua l’occupazione risulta in crescita (+0,5%, pari a +111 mila unità). L’espansione riguarda sia donne sia uomini e tutte le classi d’età fatta eccezione per i 35-49enni. La crescita nell’anno è trainata dai dipendenti (+226 mila unità nel complesso) e in particolare da quelli permanenti (+214 mila), mentre calano gli indipendenti (-115 mila).
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