MILANO (ITALPRESS) – L’Italia si caratterizza come un sistema economico frammentato, ricco di Pmi ma anche di relazioni. Una caratteristica, quella dell’interazione, che può diventare un valore positivo per la nostra economia. A confermarlo è il Censimento permanente delle imprese 2019 dell’Istat, presentato nella sede della Borsa di Milano. Tra il 2011 e il 2018, le imprese italiane con tre addetti e oltre, sono diminuite dell’1,3% (13 mila in meno), anche se è aumentato della stessa percentuale il numero degli addetti (160 mila in più). L’evoluzione della struttura dimensionale delle imprese mostra una flessione del numero delle microimprese (quelle fino a nove addetti) e della relativa occupazione. Contestualmente è aumentato il peso occupazionale delle imprese di grandi dimensioni (più di 250 dipendenti), passato dal 27% del 2011 al 28,3% del 2018, trainato soprattutto dalle imprese con 500 e più addetti. Per quanto riguarda la sostenibilità ambientale e sociale delle imprese, dai dati emerge che nel 2018 il 66,6% delle imprese italiane con almeno 3 addetti svolge azioni per ridurre l’impatto ambientale, il 69% per migliorare il benessere lavorativo, le pari opportunità, la genitorialità e la conciliazione lavoro-famiglia e il 65% per incentivare la sicurezza sul luogo di lavoro. “Questo censimento ci dà una serie di informazione traversali, in grado di formare un quadro completo del sistema produttivo italiano e consentono di seguire nel tempo i fenomeni emergenti – ha spiegato il presidente dell’Istat Giancarlo Blangiardo -. Tra questi, quelli che mi sembrano più importanti sono la digitalizzazione e la sostenibilità ambientale”.
(ITALPRESS).
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