ROMA (ITALPRESS) – Grazie a un avviso di Fondimpresa – il Fondo per la formazione continua di Confindustria e Cgil Cisl e Uil – le imprese italiane potranno formare il personale anche prima di assumerlo. Uno degli obiettivi è anche quello di provare a sanare quel paradosso che – nonostante l’alto tasso di disoccupazione – non consente a molte aziende italiane di reperire sul mercato determinate figure professionali.
La novità è stata annunciata dal presidente di Fondimpresa Bruno Scuotto, ospite della redazione romana dell’Italpress: “Il nostro avviso sulle politiche attive del lavoro – spiega Scuotto – darà la possibilità alle imprese di formare anche persone non ancora assunte, quindi anche disoccupati da assumere. Con un doppio binario che riguarda sia le imprese che devono fare tagli, sia quelle che hanno difficoltà a trovare determinati profili professionali”.
L’altra novità riguarda il riconoscimento di tipologie di formazione svolte in forme non tradizionali: “Accanto al nostro conto formazione tradizionale – dice Scuotto – abbiamo aggiunto un conto per la formazione digitale di profili professionali innovativi. Il primo mostrava ormai difficoltà per la rendicontazione delle ore di formazione che non venivano fatte in aula ma con piattaforme innovative, come un tablet o un cellulare e in un luogo diverso dall’aula”.
(ITALPRESS).
La novità è stata annunciata dal presidente di Fondimpresa Bruno Scuotto, ospite della redazione romana dell’Italpress: “Il nostro avviso sulle politiche attive del lavoro – spiega Scuotto – darà la possibilità alle imprese di formare anche persone non ancora assunte, quindi anche disoccupati da assumere. Con un doppio binario che riguarda sia le imprese che devono fare tagli, sia quelle che hanno difficoltà a trovare determinati profili professionali”.
L’altra novità riguarda il riconoscimento di tipologie di formazione svolte in forme non tradizionali: “Accanto al nostro conto formazione tradizionale – dice Scuotto – abbiamo aggiunto un conto per la formazione digitale di profili professionali innovativi. Il primo mostrava ormai difficoltà per la rendicontazione delle ore di formazione che non venivano fatte in aula ma con piattaforme innovative, come un tablet o un cellulare e in un luogo diverso dall’aula”.
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