ROMA (ITALPRESS) – Come è stato possibile che sette trimestri consecutivi di crescita italiana, unica economia del G7, siano stati quasi ignorati nel dibattito pubblico di casa nostra? Mezzo milione di occupati a tempo indeterminato in più, il record della bilancia commerciale con l’estero, il Sud che cresce più della media europea, diseguaglianza e rischio di povertà che si riducono nel pieno del doppio Cigno nero di pandemia e guerra mentre tutti i centri studi del mondo produttivo prevedevano una recessione tecnica o profonda che si è invece rivelata una crescita di oltre 10 punti di Pil tra 2021 e 2022 che non si vedeva dagli anni del miracolo economico del Dopoguerra? Come è stato possibile un abbaglio così clamoroso?
In Riscatti e ricatti – il miracolo nascosto di Draghi, gli intrighi contro l’Italia e la scommessa di Giorgia Meloni per i tipi de La Nave di Teseo di Roberto Napoletano si racconta “il miracolo dell’Italia di Draghi che pochi hanno capito e che gli intrighi nazionali e internazionali hanno voluto bloccare, ma anche che ciò non sarà possibile e che Giorgia Meloni, messa a dura prova da alleati in ansia di sondaggio e qualche avanti indietro pericoloso sui temi fiscali, si muoverà in casa e in Europa per accelerare sugli investimenti e tutelare la credibilità italiana”. Perchè “il solco tracciato da Draghi è quello di un Paese che diventa serio e conquista il podio europeo della crescita. Avvia un processo riformatore compiuto. Si prende con i pozzi africani la grande rivincita sui francesi e guida l’Europa nella scelta di campo tra Zelenskij e Putin mettendo Scholz e Macron su un treno per Kiev”.
L’alternativa a questo solco tracciato che il libro rivela nei meandri meno conosciuti, nazionali e internazionali, è quella di un Paese che va gambe all’aria. Perchè la sovranità europea è condivisa. E “perchè senza questa nuova reputazione italiana di cui Draghi è garante nel mondo è impossibile barcamenarsi tra le onde tempestose della grande guerra delle materie prime, dei ricatti putiniani sul gas e degli shock inflazionistici e monetari che ne discendono”.
Riscatti & Ricatti è scritto come un thriller che racconta fatti, “tutti veri”, in cui “si intrecciano rivelazioni scottanti sugli indiani appesi alle armi russe per difendersi dalle armi cinesi, la guerra finanziaria che Putin ha perso ma nessuno dice, la nuova cortina di ferro e il pasticciaccio tedesco con il suo disegno egemonico del mondo dell’Est dove affari e politica sono un muro di cemento armato”.
(ITALPRESS).
In Riscatti e ricatti – il miracolo nascosto di Draghi, gli intrighi contro l’Italia e la scommessa di Giorgia Meloni per i tipi de La Nave di Teseo di Roberto Napoletano si racconta “il miracolo dell’Italia di Draghi che pochi hanno capito e che gli intrighi nazionali e internazionali hanno voluto bloccare, ma anche che ciò non sarà possibile e che Giorgia Meloni, messa a dura prova da alleati in ansia di sondaggio e qualche avanti indietro pericoloso sui temi fiscali, si muoverà in casa e in Europa per accelerare sugli investimenti e tutelare la credibilità italiana”. Perchè “il solco tracciato da Draghi è quello di un Paese che diventa serio e conquista il podio europeo della crescita. Avvia un processo riformatore compiuto. Si prende con i pozzi africani la grande rivincita sui francesi e guida l’Europa nella scelta di campo tra Zelenskij e Putin mettendo Scholz e Macron su un treno per Kiev”.
L’alternativa a questo solco tracciato che il libro rivela nei meandri meno conosciuti, nazionali e internazionali, è quella di un Paese che va gambe all’aria. Perchè la sovranità europea è condivisa. E “perchè senza questa nuova reputazione italiana di cui Draghi è garante nel mondo è impossibile barcamenarsi tra le onde tempestose della grande guerra delle materie prime, dei ricatti putiniani sul gas e degli shock inflazionistici e monetari che ne discendono”.
Riscatti & Ricatti è scritto come un thriller che racconta fatti, “tutti veri”, in cui “si intrecciano rivelazioni scottanti sugli indiani appesi alle armi russe per difendersi dalle armi cinesi, la guerra finanziaria che Putin ha perso ma nessuno dice, la nuova cortina di ferro e il pasticciaccio tedesco con il suo disegno egemonico del mondo dell’Est dove affari e politica sono un muro di cemento armato”.
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