SAN MARINO (ITALPRESS) – Il Gruppo di coordinamento per le emergenze sanitarie di San Marino ha confermato il primo caso di infezione da nuovo coronavirus (COVID-19) in un cittadino sammarinese. “Era ampiamente prevedibile accadesse per le caratteristiche del virus; tale circostanza non ha quindi colto di sorpresa il tavolo per la gestione di questa emergenza”, si legge in una nota dell’Istituto per la Sicurezza Sociale. Si tratta di una persona di 88 anni con polipatologia cronica, ricoverata preventivamente nel reparto delle Malattie Infettive dell’Ospedale “Infermi” di Rimini il 25 febbraio, a causa di un quadro clinico gia’ compromesso. La conferma della positivita’ al nuovo coronavirus e’ stata comunicata questa mattina alla Direzione Sanitaria dell’ISS. Dall’indagine epidemiologica risulta che il paziente non ha effettuato viaggi all’estero e neppure nelle zone rosse del nord Italia.
In territorio sono scattati immediatamente i protocolli operativi gia’ predisposti nel rispetto delle ordinanze emanate e che recepiscono le indicazioni degli organismi internazionali in particolare dell’OMS e che in via altamente cautelativa comprendono le massime misure di vigilanza e di profilassi della salute pubblica.
In questo momento, un team di sanitari sta ricostruendo tutti i contatti stretti della persona considerati a rischio, sui quali si stanno applicando le misure predisposte dell’ordinanza n.1 del 22 febbraio 2020 e il protocollo operativo adottato a livello sanitario. In ottemperanza alle disposizioni vigenti, il medico che ha assistito il paziente positivo al COVID-19 e’ stato posto in quarantena domiciliare assieme ai suoi familiari; e al momento stanno tutti bene. E’ stato gia’ individuato dalla Direzione Cure Primarie un medico sostituto della condotta.
Si informa la cittadinanza che il paziente non si e’ mai recato al Centro Salute di Borgo Maggiore e che gli ambienti ospedalieri dove e’ transitato per i primi accertamenti, sono stati sanificati.
L’Iss ricorda che in caso di disturbi respiratori, accompagnati o non da febbre, e’ necessario contattare telefonicamente il proprio medico curante oppure la Guardia Medica e di non recarsi al Pronto Soccorso o ai Centri Salute. Per informazioni contattare il numero 0549 994001 oppure la Centrale Operativa Interforze allo 0549 888888 per eventuali segnalazioni. Inoltre viene rinnovato l’invito ai cittadini sammarinesi “di limitare spontaneamente gli accessi routinari all’ospedale o agli ambulatori della medicina territoriale, che sono operativi per le emergenze e attivita’ prioritarie”.
(ITALPRESS).
In territorio sono scattati immediatamente i protocolli operativi gia’ predisposti nel rispetto delle ordinanze emanate e che recepiscono le indicazioni degli organismi internazionali in particolare dell’OMS e che in via altamente cautelativa comprendono le massime misure di vigilanza e di profilassi della salute pubblica.
In questo momento, un team di sanitari sta ricostruendo tutti i contatti stretti della persona considerati a rischio, sui quali si stanno applicando le misure predisposte dell’ordinanza n.1 del 22 febbraio 2020 e il protocollo operativo adottato a livello sanitario. In ottemperanza alle disposizioni vigenti, il medico che ha assistito il paziente positivo al COVID-19 e’ stato posto in quarantena domiciliare assieme ai suoi familiari; e al momento stanno tutti bene. E’ stato gia’ individuato dalla Direzione Cure Primarie un medico sostituto della condotta.
Si informa la cittadinanza che il paziente non si e’ mai recato al Centro Salute di Borgo Maggiore e che gli ambienti ospedalieri dove e’ transitato per i primi accertamenti, sono stati sanificati.
L’Iss ricorda che in caso di disturbi respiratori, accompagnati o non da febbre, e’ necessario contattare telefonicamente il proprio medico curante oppure la Guardia Medica e di non recarsi al Pronto Soccorso o ai Centri Salute. Per informazioni contattare il numero 0549 994001 oppure la Centrale Operativa Interforze allo 0549 888888 per eventuali segnalazioni. Inoltre viene rinnovato l’invito ai cittadini sammarinesi “di limitare spontaneamente gli accessi routinari all’ospedale o agli ambulatori della medicina territoriale, che sono operativi per le emergenze e attivita’ prioritarie”.
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