MILANO (ITALPRESS) – “Stiamo vivendo un momento drammatico in cui dovremmo fermarci e smetterla di fare polemica. Chiediamo di sederci tutti intorno a un tavolo a riflettere sui rischi che l’Italia sta vivendo”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini a margine del No Tax Day in corso alla Camera di Commercio di Milano.
“Se rischia di saltare una banca come la Popolare di Bari, con i licenziamenti all’Ilva rischia di saltare un’intera regione e con lei l’Italia – ha aggiunto Salvini -. Quindi non penso sia più il momento della polemica. Faccio un appello a tutti quelli che hanno a cuore il futuro dell’Italia, fermatevi, fermiamoci. Sediamoci attorno a un tavolo. Scegliamo alcuni interventi urgenti comuni, ridisegniamo le regole, salviamo il Paese che altrimenti rischia di affondare”.
“Se vogliamo salvare l’Italia fermiamoci e mettiamoci attorno a un tavolo con un comitato di salvezza nazionale – ha detto ancora il numero uno del Carroccio -. Se no questi fan fallire una banca al giorno e un’impresa al giorno e questo da italiano non l’accetto. Adesso io chiedo al signor Conte di smettere di insultare, di minacciare querele, sediamoci, ragioniamo di cosa serve all’Italia, scriviamo le regole base e torniamo a votare”.
(ITALPRESS).
“Se rischia di saltare una banca come la Popolare di Bari, con i licenziamenti all’Ilva rischia di saltare un’intera regione e con lei l’Italia – ha aggiunto Salvini -. Quindi non penso sia più il momento della polemica. Faccio un appello a tutti quelli che hanno a cuore il futuro dell’Italia, fermatevi, fermiamoci. Sediamoci attorno a un tavolo. Scegliamo alcuni interventi urgenti comuni, ridisegniamo le regole, salviamo il Paese che altrimenti rischia di affondare”.
“Se vogliamo salvare l’Italia fermiamoci e mettiamoci attorno a un tavolo con un comitato di salvezza nazionale – ha detto ancora il numero uno del Carroccio -. Se no questi fan fallire una banca al giorno e un’impresa al giorno e questo da italiano non l’accetto. Adesso io chiedo al signor Conte di smettere di insultare, di minacciare querele, sediamoci, ragioniamo di cosa serve all’Italia, scriviamo le regole base e torniamo a votare”.
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