SAN MARINO (ITALPRESS) – “Da alcuni giorni si è affacciata in rete e su certi organi d’informazione italiani, una strana narrazione del nostro Paese in cui si favoleggia di rischi default, cessioni di sovranità, il rischio di acquisizione della Repubblica da parte di altri Stati. Un racconto che potrà affascinare chi apprezza il genere letterario fantasy o, peggio ancora, chi predilige immaginare scenari di fantapolitica ma che non corrisponde assolutamente al vero”. È quanto si legge in una nota del Congresso di Stato di San Marino.
“La realtà – sottolinea l’Esecutivo – è quella di un paese che, in mezzo a non poche difficoltà, sta cercando di dotarsi di un nuovo modello economico in conseguenza di mutati scenari voluti proprio da San Marino, che ha scelto di allinearsi agli standard internazionali e di combattere chi negli anni ha sfruttato un sistema che si è rivelato fragile e permeabile ad operazioni opache. La realtà è quella di un paese che lotta per affrontare una condizione economica complicata e condizionata da una serie di variabili intervenute in un breve lasso di tempo”. “E’ vero” che “la crisi economica, che ha segnato tutti i paesi europei, ha inciso più profondamente sul nostro piccolo Stato provocando un calo significativo del PIL e che la sciagura della pandemia da Covid-19 non ci ha risparmiato”. Ma “gli interpreti di questa delirante fantapolitica, disconoscono gli sforzi di questo piccolo Paese e della sua classe politica”.
“Perchè tanto rumore attorno a San Marino che si avvicina timidamente alla ricerca di risorse per la prima volta in 1.700 anni di indipendenza? Se si definisce ‘a rischio bancarottà un Paese come San Marino che si appresta ad accendere il suo primo debito vicino al 30% del PIL, che aggettivi userebbero per chi ha di gran lunga superato il 100%?”, conclude la nota del Congresso di Stato.
(ITALPRESS).
“La realtà – sottolinea l’Esecutivo – è quella di un paese che, in mezzo a non poche difficoltà, sta cercando di dotarsi di un nuovo modello economico in conseguenza di mutati scenari voluti proprio da San Marino, che ha scelto di allinearsi agli standard internazionali e di combattere chi negli anni ha sfruttato un sistema che si è rivelato fragile e permeabile ad operazioni opache. La realtà è quella di un paese che lotta per affrontare una condizione economica complicata e condizionata da una serie di variabili intervenute in un breve lasso di tempo”. “E’ vero” che “la crisi economica, che ha segnato tutti i paesi europei, ha inciso più profondamente sul nostro piccolo Stato provocando un calo significativo del PIL e che la sciagura della pandemia da Covid-19 non ci ha risparmiato”. Ma “gli interpreti di questa delirante fantapolitica, disconoscono gli sforzi di questo piccolo Paese e della sua classe politica”.
“Perchè tanto rumore attorno a San Marino che si avvicina timidamente alla ricerca di risorse per la prima volta in 1.700 anni di indipendenza? Se si definisce ‘a rischio bancarottà un Paese come San Marino che si appresta ad accendere il suo primo debito vicino al 30% del PIL, che aggettivi userebbero per chi ha di gran lunga superato il 100%?”, conclude la nota del Congresso di Stato.
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