PALERMO (ITALPRESS) – Operazione dei Carabinieri del N.A.S. a Palermo contro il traffico di sostanze dopanti. Quattro persone sono agli arresti domiciliari con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione e commercio di sostanze biologicamente o farmacologicamente attive, al fine di alterare le prestazioni agonistiche di atleti gravitanti nel mondo del bodybuilding e delle palestre
Perquisizioni domiciliari sono state eseguite nei confronti di altre 21 persone di cui 16 anch’essi indagati per gli stessi reati. Sei sono ritenuti responsabili di esercizio abusivo della professione sanitaria, in quanto dispensavano terapie mediche e piani nutrizionali, somministrando anche farmaci per curare gli effetti collaterali provocati dalle sostanze dopanti. Il gruppo utilizzava come base operativa e di copertura due palestre e un negozio di integratori alimentari del palermitano. I rispettivi titolari, tutti preparatori atletici, assieme ad un altro preparatore e body builder, attivo collaboratore in una delle palestre, avevano intrapreso un’intensa e ben avviata associazione dedita al commercio di anabolizzanti. Le sostanze
venivano vendute al dettaglio o spediti nascosti all’interno di plichi veicolati da corrieri per consegne in città e in altre località italiane. Il volume di affari dell’organizzazione si aggirava sui 300 mila euro annui. Molti degli acquirenti erano atleti che praticano il body-building a livello agonistico e partecipavano regolarmente a numerose manifestazioni, anche di livello nazionale e internazionale, classificandosi quasi sempre ai primi posti delle competizioni. Venivano utilizzati anche medicinali ad uso veterinario.
(ITALPRESS).
Perquisizioni domiciliari sono state eseguite nei confronti di altre 21 persone di cui 16 anch’essi indagati per gli stessi reati. Sei sono ritenuti responsabili di esercizio abusivo della professione sanitaria, in quanto dispensavano terapie mediche e piani nutrizionali, somministrando anche farmaci per curare gli effetti collaterali provocati dalle sostanze dopanti. Il gruppo utilizzava come base operativa e di copertura due palestre e un negozio di integratori alimentari del palermitano. I rispettivi titolari, tutti preparatori atletici, assieme ad un altro preparatore e body builder, attivo collaboratore in una delle palestre, avevano intrapreso un’intensa e ben avviata associazione dedita al commercio di anabolizzanti. Le sostanze
venivano vendute al dettaglio o spediti nascosti all’interno di plichi veicolati da corrieri per consegne in città e in altre località italiane. Il volume di affari dell’organizzazione si aggirava sui 300 mila euro annui. Molti degli acquirenti erano atleti che praticano il body-building a livello agonistico e partecipavano regolarmente a numerose manifestazioni, anche di livello nazionale e internazionale, classificandosi quasi sempre ai primi posti delle competizioni. Venivano utilizzati anche medicinali ad uso veterinario.
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