ROMA (ITALPRESS) – Via libera unanime da governo e maggioranza al percorso individuato da Cdp e Tim per la costituzione della società che gestirà la rete unica a banda larga. Si è svolto infatti un incontro tra il premier Giuseppe Conte, i ministri Roberto Gualtieri, Stefano Patuanelli, Paola Pisano, Alfonso Bonafede, Dario Franceschini, Roberto Speranza, al quale hanno preso parte anche Andrea Orlando (Pd) e Luigi Marattin (Italia Viva) e l’amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Fabrizio Palermo, che ha illustrato l’iniziativa.
“Il dialogo tra Tim e CDP è il primo passo di un percorso verso una società delle reti e delle tecnologie a governance pubblica. Percorso che dovrà essere oggetto di monitoraggio costante da parte del Governo affinchè si raggiunga l’obiettivo finale: colmare il gap infrastrutturale del nostro Paese e garantire a cittadini e imprese l’accesso ai servizi digitali”, scrive su Facebook il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli. “Sulla rete unica si sta andando nella direzione giusta. Per il Partito Democratico erano e restano fondamentali due punti: che sia assicurato un controllo pubblico nella governance della gestione della rete e che si proceda in armonia con le regole dell’antitrust italiana e europea. Se queste condizioni vengono assicurate, l’accordo tra Cdp e Tim rappresenta una svolta per dotare il Paese di una infrastruttura fondamentale”, sottolinea l’ex ministro e responsabile Innovazione del Pd Marianna Madia.
(ITALPRESS).
“Il dialogo tra Tim e CDP è il primo passo di un percorso verso una società delle reti e delle tecnologie a governance pubblica. Percorso che dovrà essere oggetto di monitoraggio costante da parte del Governo affinchè si raggiunga l’obiettivo finale: colmare il gap infrastrutturale del nostro Paese e garantire a cittadini e imprese l’accesso ai servizi digitali”, scrive su Facebook il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli. “Sulla rete unica si sta andando nella direzione giusta. Per il Partito Democratico erano e restano fondamentali due punti: che sia assicurato un controllo pubblico nella governance della gestione della rete e che si proceda in armonia con le regole dell’antitrust italiana e europea. Se queste condizioni vengono assicurate, l’accordo tra Cdp e Tim rappresenta una svolta per dotare il Paese di una infrastruttura fondamentale”, sottolinea l’ex ministro e responsabile Innovazione del Pd Marianna Madia.
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