Agricoltura, Rolfi: “Centrale il ruolo del sistema cooperativo. Obiettivo burocrazia zero e diversificazione produttiva”

La Latteria San Pietro di Goito presenta la prima digital cheese experience

MILANO – “È nostra intenzione proporre una sotto Misura 4.1 ambientale del Psr per finanziare almeno all’80% gli investimenti non produttivi delle aziende della zootecnia che è spesso tanto criticata nelle Direttive comunitarie, ma è la fonte primaria delle più importanti Dop che rendono forte il nostro Made in Italy”. Lo ha annunciato l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi di Regione Lombardia, Fabio Rolfi, intervenendo, in videoconferenza, all’evento dell’edizione online delle Fiere Zootecniche internazionali di Cremona ‘Il sistema lattiero-caseario, il valore della cooperazione’.

Presenti Fabio Perini (presidente Confcooperative FedAgriPesca Lombardia); Cecilia Balletta (responsabile Confcooperative FedAgriPesca Lombardia) e Renato Zaghini (presidente Consorzio Tutela Grana Padano DOP).

I dati sul sistema cooperativo – ha aggiunto – confermano la sua centralità per l’agricoltura in generale e per lattiero caseario lombardi. La cooperazione consente di tenere, di salvaguardare le aziende e la redditività. In particolare, del latte. Settore in cui la cooperazione si è dimostrata fondamentale”.

“Non possiamo prescindere – ha spiegato Rolfi – dalla diversificazione produttiva. Il latte tutto sommato tiene, ma entra in difficoltà spesso. Aumento delle produzioni delle stalle, robotizzazione e altri interventi determineranno, a regime, un aumento della produzione di latte e dobbiamo pensare a dove collocarlo. In questo la cooperazione può avere un ruolo di idee e di soluzioni“. “Come Regione Lombardia, nelle schede per il Recovery Fund, abbiamo posto il tema – ha aggiunto – della produzione del lattiero caseario chiedendo risorse per polverizzatore e nuovi impianti di produzione per valorizzare latte Lombardo con nuovi prodotti e nuovi segmenti di mercato”

“Il polverizzatore – ha concluso Rolfi – credo sia un tema non più rinviabile perché apre delle porte che rappresentano segmenti di mercato oggi dominati da latte straniero. Il tema della diversificazione produttiva deve essere oggetto di riflessione a fianco della DOP economy”.