Baschieri (FI): “Senza alta velocità servono metropolitane di superficie per collegare Mantova a Reggio Emilia e Verona”

Il consigliere comunale di Forza Italia Pierluigi Baschieri

MANTOVA – “Mantova ancora fuori dall’alta velocità: bisogna potenziare i collegamenti con Reggio Emilia e Verona”. A dirlo Forza Italia in una nota a seguito del piano di sviluppo linea per linea che è stato presentato da Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) recentemente in parlamento.

L’obiettivo del piano è far rientrare, entro il 2026, nel circuito dell’alta velocità altri 12 milioni di italiani grazie ai collegamenti di nove province al network veloce. Le risorse economiche, miliardi di euro, messe in campo dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNNR) per la prima volta non mancheranno.

A restare ancora una volta fuori dall’alta velocità ci sarà il territorio mantovano che sarà ricompensato con il raddoppio ferroviario della linea Codogno-Cremona-Mantova (costo 1.320 ml di cui 340 già finanziati) per velocizzare ed aumentare i percorsi dei pendolari lombardi diretti verso Milano. Un’opera attesa da anni dopo innumerevoli disservizi che hanno allontanato geograficamente Mantova dalla capitale economica lombarda.

“L’ennesima occasione persa quella di Mantova di rientrare nei collegamenti dell’alta velocità per inserirsi nei percorsi ferroviari che contano – prosegue la nota – adesso quello che la politica deve fare, a partire da Palazzi sino arrivare a Morselli, è quello di battere i pugni sul tavolo con Rfi non tanto per avere dei sottopassaggi ciclopedonali ma delle linee dignitose e veloci con gli hub più importanti. Reggio Emilia e Verona sono i due poli ferroviari più vicini al capoluogo virgiliano e detengono linee di collegamento veloci con ogni punto cardinale dello stivale”.

Forza Italia ha pronta una mozione per ricordare al sindaco Palazzi che la stazione Mediopadana di Reggio Emilia rappresenta un’infrastruttura strategica per tutta l’area che comprende le Province di Reggio Emilia, Parma, Modena, Mantova e Cremona, permettendo non solo una connessione rapida alle principali città e metropoli italiane ma anche un’occasione di sviluppo e di crescita territoriale. E’ necessario, quindi, organizzare un collegamento diretto di metropolitana di superficie tra la Stazione Mediopadana e Mantova, sfruttando e potenziando l’attuale rete ferroviaria, che si estende per 57 km, oggi così composti:

25 km sulla linea Reggio Emilia-Guastalla di proprietà FER;
13 km tra Guastalla e Suzzara, sulla linea Parma-Suzzara di proprietà FER;
19 km tra Suzzara e Mantova, sulla linea Verona-Modena di proprietà RFI.

Doveroso ricordare che la linea Suzzara Parma con 58 milioni di investimenti e la Guastalla Reggio Emilia stanno beneficiando di risorse economiche importanti per l’elettrificazione della linea che sarà ammodernata entro il 2024. Doveroso è, altresì, ricordare che perfino l’autobus di Italo che collegava Mantova a Reggio Emilia è stato recentemente soppresso.

Stessa discorso per la linea Mantova-Verona, ancora troppo lenta per essere attrattiva sia per il trasporto passeggeri che merci. Impensabile la concessione di nuovi finanziamenti statali per il raddoppio ferroviario dopo il potenziamento della linea tutta lombarda Codogno-Cremona-Mantova. Serve anche qui un collegamento di metropolitana di superficie per connettersi all’alta velocità scaligera, oggi zavorrata dalle tante fermate intermedie e dal limite dei 30 km orari in prossimità dei passaggi ai livello.

Da qui un appello all’amministrazione virgiliana “non pensi solo ed esclusivamente a ricercare i 40 milioni di euro per la realizzazione delle ciclabili previste dal piano triennale delle opere pubbliche, servono dei protocolli d’intesa con Rfi per collegare Mantova, dimenticata dal piano commerciale italiano che disegna il futuro del trasporto ferroviario, all’ alta velocità”.