Consorzio Virgilio, fatturato 2021 in crescita e un utile di 1,12 mln

MANTOVA – L’incremento deciso dell’export, che oggi rappresenta circa il 37% dei volumi commercializzati di formaggio, la ripresa post-Covid (per quanto la pandemia non sia ancora completamente alle spalle e i costi di trasporto abbiano registrato un’impennata) e listini in aumento in termini di prezzo concorrono a proiettare il bilancio 2021 del Consorzio Virgilio, principale cooperativa di secondo grado del settore lattiero caseario in provincia di Mantova, su un fatturato di 306,3 milioni di euro, in crescita dell’1,69% rispetto al 2020.

Sabato mattina l’assemblea dei soci, convocata in viale della Favorita, si è ritrovata un quadro complessivamente positivo, con un Ebitda (margine operativo lordo) di 7,7 milioni di euro e un utile di 1,12 milioni di euro. Rispetto all’anno precedente la posizione finanziaria netta ha registrato un aumento superiore ai 26 milioni di euro.

Complessivamente, nel 2021 sono state ritirate 524.620 forme di Grana Padano e Parmigiano Reggiano, in crescita rispetto alle 506.891 dell’anno precedente. I ricavi dei formaggi sfiorano, complessivamente, i 210 milioni di euro (+2,1% sul 2020).

I principali Paesi di destinazione si confermano Germania, Francia, ma anche Stati Uniti (grazie in particolare alla rimozione dei dazi voluti da Trump), Regno Unito e Svizzera.

Se i dati del 2021 si possono incasellare in un quadrante positivo e le proiezioni per il 2022 sono incoraggianti in termini di incremento dell’export, i primi mesi di quest’anno hanno rivelato alcune criticità legate ai prezzi dell’energia in salita libera, ai maggiori costi degli imballaggi e della logistica e trasporti.

“Sarà difficile indovinare come evolveranno i prossimi mesi, perché ci troviamo di fronte a uno scenario imprevedibile – ha dichiarato il presidente del Consorzio Virgilio, Paolo Carra -. Nessuno, solo qualche mese fa, si sarebbe atteso prezzi del latte proiettati a 70 centesimi al litro, come sta accadendo in Germania”. I maggiori prezzi della materia prima potrebbero portare il sistema a preferire una vendita immediata del latte anziché una valorizzazione attraverso la produzione di formaggi Dop a lunga stagionatura. “Quale potrà essere il reale impatto sul circuito in particolare del Grana Padano è impossibile dirlo”, ha ammesso Carra, rivolgendosi ai rappresentanti delle cooperative socie di Virgilio.Peserà anche l’incognita dei consumi, dei quali oggi si intuisce la tendenza, ma non il trend effettivo nei prossimi mesi.

“I consumi alimentari si stanno riducendo – ha affermato Pierluigi Guarise, consulente del Consorzio Virgilio, presente al tavolo dei relatori insieme al presidente Carra e al vicepresidente Giorgio Cecchin, al direttore Gianluigi Martusciello e al direttore finanziario Ivan Lonardi – e sui primi cinque mesi del 2022 hanno sicuramente pesato sulla gestione i forti rincari. Lo scenario sta migliorando ed è necessario, per un’azienda che sta mostrando solidità finanziaria, rafforzare la visione sull’export, incrementando strategie e volumi, così da implementare il valore aggiunto”.

Accanto alle grandi Dop casearie legate al territorio, come Grana Padano e Parmigiano Reggiano, anche il mascarpone – tra i formaggi venduti nel mondo, con una crescita nel 2021 del 41% a livello planetario – potrà rafforzare la propria posizione, aprendo le rotte a nuovi mercati internazionali.