L’autobiografia di Lanfranco domani apre il “centenario”. Si lavora a un centro studi e a una mostra

MANTOVA – “L’arte è un viaggio” diceva spesso Lanfranco, un viaggio verso mondi fantastici e personaggi senza tempo nel suo caso. Lui il “pittore fantastico”, l’artista del sogno. E del resto “la fantascienza lo aveva sempre affascinato, fin da ragazzo quando subì il fascino delle tavole di Alex Raymond,il celebre disegnatore di Gordon.
Artista eclettico, precursore del surrealismo, un percorso artistico il suo durato ottant’anni fra scultura, disegno e pittura con riconoscimenti arrivati da tutto il mondo.
Ma il successo non aveva mai staccato Lanfranco dalla sua terra, Quingentole il paese dove ha sempre vissuto, le atmosfere della bassa.
E oggi, quella terra tanto amata gli rende omaggio, in occasione del centenario della sua nascita con una serie di iniziative ed eventi. Si inizia proprio a Quingentole, domani pomeriggio alle 17,30  nella chiesa parrocchiale, con la presentazione dell’autobiografia dell’artista curata dal suo allievo Renzo Margonari e da Graziano Mangoni.
E proprio per valorizzare su più fronti la figura dell’artista si è costituito un comitato coordinato dal vicesindaco di Quingentole Luca Visentini che sta già lavorando per molteplici progetti e iniziative

Intervista a Luca Visentini, Coordinatore Comitato- Gruppo di Lavoro Centenario Lanfranco