“Occorre intervenire per eliminare un emendamento sbagliato, frutto di un approccio tutto ideologico e completamente scollegato dalla realtà, che mette a rischio oltre 100mila lavoratori assunti a tempo indeterminato dalle agenzie per il lavoro”. Così Agostino Di Maio, direttore generale di Assolavoro, l’Associazione nazionale delle agenzie per il lavoro che rappresenta oltre l’85% del settore, intervenuto stamattina al tavolo convocato presso il ministero del Lavoro, assieme ai parlamentari delle commissioni Lavoro della Camera e del Senato e alle rappresentanze sociali per evitare il rischio licenziamento in capo a oltre 100mila lavoratori in somministrazione assunti a tempo indeterminato dalle Agenzie per il Lavoro.
Un emendamento al Dl Fiscale, infatti, introduce il limite di 24 mesi di lavoro presso l’azienda utilizzatrice anche per gli assunti a tempo indeterminato da parte delle agenzie, a partire dal prossimo mese di settembre.
Sindacati dei lavoratori e Assolavoro hanno evidenziato il paradosso determinato dall’emendamento, chiedendo che a seguito del tavolo siano prese decisioni conseguenti.
“Questo emendamento – sostiene – non c’entra nulla con il cosiddetto Decreto Dignità. Quest’ultimo, con i vincoli aggiunti ai contratti di lavoro dipendente a tempo determinato, per via diretta o in somministrazione, ha determinato due effetti. Da una parte ha accelerato la stabilizzazione dei lavoratori con più elevate professionalità, dall’altra ha aumentato il turn over per i più deboli. Ora questo emendamento, se non intervengono correttivi, determinerà un elevato turn over anche per i lavoratori in somministrazione assunti a tempo indeterminato. Un assurdo. Non si può urlare contro la precarietà e poi favorirla con norme scellerate. Confidiamo in rapidi correttivi”.