Il 14 e il 15 ottobre in calendario due importanti appuntamenti organizzati al Grand Hotel Villa la Torretta – Sesto San Giovanni (Milano) da Assolegno di FederlegnoArredo, l’associazione Italiana dell’industria del legno strutturale e dei costruttori, dedicate a imprese e professionisti. Il 14 si terrà l’assemblea generale di Assolegno e sarà l’occasione per presentare agli associati due importanti progetti: la Borsa Italiana del Legno e la commercializzazione dei certificati di rimozione della CO2 derivanti la realizzazione di opere di ingegneria in legno attraverso la collaborazione con il marketplace Puro.earth.
“Il progetto Borsa Italiana del legno, progetto che ci vede protagonisti di uno stretto dialogo con il ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Uncem e Unioncamere -anticipa Angelo Luigi Marchetti, presidente di Assolegno- è una piattaforma digitale per avvicinare non solo domanda e offerta per gli assortimenti a base legno realizzati attraverso la selvicoltura del territorio, ma anche un luogo virtuale in cui far dialogare settore industriale e mondo della ricerca. Qui un proprietario forestale, come una segheria troverà uno spazio in cui inserire i propri prodotti avvicinando i diversi anelli della filiera, incentivando la costituzione di un grande cluster nazionale che possa abbracciare foresta, legno e comparto edile. L’Italia non può più permettersi di non valorizzare il 33% del suo territorio forestale e la Borsa italiana del legno può rappresentare una risposta in tal senso”, spiega ancora.
“Inoltre -prosegue Marchetti- la maggioranza dei prodotti destinati all’edilizia, emette CO2 nell’ambiente, gli elementi in legno invece fanno il contrario, stoccando anidride carbonica all’interno dell’ossatura degli edifici o delle coperture. Da tale concetto si stanno sviluppando a livello europeo, in linea con le politiche di un nuovo Bauhaus, marketplace dedicati a valorizzare il ruolo del legno strutturale all’interno del settore edile. È plausibile pensare che il comparto delle case in legno da solo, senza considerare le coperture, sia in grado di compensare le emissioni di circa 18.000 auto di media cilindrata che percorrono ciascuna circa 16.500 km/annui. Tale orientamento comunitario sta progressivamente mutando da un driver ecologico di sviluppo a fattore economico, fornendo al costruttore di opere di ingegneria in legno per ogni tonnellata di CO2 stoccata un relativo valore monetario: questo, in sintesi, l’accordo sviluppato con il marketplace Puro.earth”, aggiunge ancora.
Tale numero, in termini di stoccaggio e compensazione di CO2 fa sicuramente riflettere sulle potenzialità di un settore che ad oggi occupa il 7% del costruito e che, con una sua espansione, può creare le basi per delineare una precisa strategia di mitigazione dei fenomeni di riscaldamento globale.
Il 15 ottobre è invece la volta di Timber Forum ‘Zero Carbon Conference’ un confronto durante il quale sarà possibile approfondire i temi legati alle costruzioni in legno, a partire dalla leggerezza del materiale il cui utilizzo richiede meno impegno energetico nelle fasi di produzione e nei trasferimenti stradali nonché nelle movimentazioni di cantiere, rispetto ad alcuni materiali tradizionali. L’edilizia in legno, oggi come nel breve periodo, non solo potrà essere un riferimento per soluzioni architettoniche e ingegneristiche, ma allo stesso tempo potrà essere un elemento di sostenibilità economica, ecologica e sociale.
L’evento, di carattere gratuito e con crediti formativi per i professionisti, vede la partecipazione di studi internazionali (da Arup a One Works) che riporteranno best practice di riferimento per tutto il settore.