(Adnkronos) – “Il mercato immobiliare vede una lieve flessione del numero di compravendite, con un moderato calo della richiesta, che resta comunque vivace. Secondo una nostra indagine, su un campione di 1.000 agenzie immobiliari, per il 46% di esse si parla di un calo del 2-3%. Si stanno allungando anche i tempi per la vendita di un immobile a 60-120 giorni”. Così, con Adnkronos/Labitalia, Bruno Vettore, membro del centro studi di Assoproprietari, l’associazione dei proprietari immobiliari.
Secondo Vettore, le compravendite immobiliari, “che nel 2021 sono state circa 749mila, prevediamo che nel prossimo triennio si assestino a 700mila con un calo del 6-7%. Stanno aumentando anche i costi del credito con l’incremento dei tassi di interesse delle banche ma sempre a nostro parere sostenibili e non paragonabili a quelli di 10-15 anni fa”, continua Vettore.
E sul superbonus Vettore è chiaro. “Il superbonus -sottolinea- è una misura meravigliosa ma si è incagliata per i problemi che conosciamo. Adesso con la misura che ha limitato la responsabilità delle banche nella cessione del credito qualcosa ha iniziato a muoversi. Nel senso che le banche sono adesso più disponibili a cedere il credito a soggetti terzi ma a costi più alti. Insomma la macchina si è rimessa in moto anche se a costi più onerosi. E io credo che comunque sia il danno minore per l’intero settore che appunto si era incagliato con grandi danni per tutti”, spiega ancora.
E sulle possibilità di modifiche con l’arrivo del nuovo governo Vettore spiega che “un superbonus al 60-70% è, secondo me, una soluzione più equilibrata rispetto al 110%. Come anche le ipotesi con più benefici per le prime case rispetto alle seconde. E le soluzioni più equilibrate hanno maggiore possibilità di potere durare nel tempo”, aggiunge ancora.
“La coalizione di centro destra che è uscita vincente dalle elezioni -sottolinea Vettore che è anche presidente e amministratore delegato Renovars Real Estate- e che si prepara a formare un governo credo che abbia le idee molto chiare sulla casa. Nel programma era infatti prevista l’agevolazione per l’acquisto da parte dei giovani, l’imposta di registro definitivamente al 2% e altre misure che dimostrano attenzione per il comparto”.
Ma l’emergenza per i proprietari di immobili è il caro energia. “Il caro energia sta impattando in modo pesante sui proprietari di immobili, c’è tensione nei condomini per le spese in aumento. E aumenta, specie tra chi è già nella soglia di povertà, il numero di coloro che non riescono a fare fronte alle rate condominiali, aumenta il rischio morosità”, conclude.