(Adnkronos) –
Ceci, lenticchie, fagioli & co: la rinascita della Dieta Mediterranea passa anche per la riscoperta dei legumi, fonte di proteine vegetali e cibo a basso impatto ambientale. E ormai sempre più sorprendente. Grazie all’innovazione e all’impegno del Gruppo Barilla, questo cibo antico, amato anche da Cicerone e Orazio (che ha lasciato scritto il suo amore per lagana e ceci), è ancora più versatile e conquista, ‘facendosi’ pasta o biscotto, nuove occasioni di consumo, anche la colazione.
Dal dopoguerra ad oggi, in 70 anni abbiamo dimezzato il consumo di legumi, ma la rotta sta cambiando. La domanda di proteine vegetali nei 12 mesi tra giugno 2020 e giugno 2021 è cresciuta più velocemente (+20%) rispetto a quella di proteine animali, tanto che ormai quasi un quarto (22%) di tutte le proteine assunte in Italia ormai è di origine vegetale, ma la pandemia ha accelerato una tendenza già in atto. Secondo elaborazioni di Barilla su dati Istat, la base di ‘legume lovers’ è in costante aumento: nel 2020 più di 1 italiano su 2 (53%) ha mangiato legumi almeno una volta a settimana, in crescita del +15% rispetto a 10 anni fa. Ma l’altra faccia della medaglia evidenzia che ancora il 47% non si avvicina alle 3 porzioni a settimana consigliate dalle Linee Guida nutrizionali del Crea. E oggi, come 10 anni fa, le principali sacche di resistenza si riscontrano tra adolescenti e under 20, tanto tra i maschi quanto tra le femmine, mentre il gradimento verso i legumi si stabilizza dopo i 30 anni e oltre.
Per ridare centralità a un alimento simbolo di una buona e sana alimentazione (al gusto e alle proprietà nutrizionali dei legumi proprio gli scopritori della Dieta Mediterranea Ancel e Margaret Keys avevano dedicato, nel 1967, il libro ‘Il fagiolo benevolo’), il Gruppo Barilla ha dato il suo contributo ad ampliare ed evolvere l’offerta di legumi sulle tavole degli italiani e di tutto il mondo.
Nel 2018, Barilla ha lanciato sul mercato italiano e statunitense la pasta ai legumi: quattro nuovi prodotti, 100% con farina di legumi, ricchi di proteine e di fibre e senza glutine. Un’inedita veste nutrizionale e una nuova esperienza di gusto ‘al dente’ che celebra l’incontro tra due simboli del made in Italy alimentare, nel segno delle proteine vegetali, che vede lenticchie rosse e ceci rinascere nei formati di pasta più amati. Una ‘nuova pasta’ a tutti gli effetti che si prepara come quella tradizionale (in media 7-9 minuti di cottura) e si presta come sostituto del primo piatto o ingrediente primario del piatto unico. Gli abbinamenti da provare? con pesce e verdure (per esempio, le Casarecce di Ceci Barilla con broccoli e gamberetti, oppure i Fusilli di lenticchie rosse Barilla con coda di rospo, cavolfiore e fave alla menta), ma anche condimenti leggeri di verdure (Penne di lenticchie rosse Barilla con broccolo romano, porri brasati e prezzemolo o gli Spaghetti di Lenticchie rosse Barilla con pomodori ciliegini e broccoletti al profumo di timo).
Nel 2021 l’innovazione in Barilla porta i legumi anche a colazione, grazie a Mulino Bianco, con il lancio delle Cecille e le Lentille: due nuovi biscotti realizzati con farina di legumi, che portano nella colazione degli italiani un innovativo profilo nutrizionale, sono coerenti con l’approccio alla sostenibilità del Gruppo Barilla e hanno un gusto unico e sorprendente, confermando Mulino Bianco come leader dell’innovazione nel mondo della prima colazione dal oltre 45 anni. Le Cecille sono realizzate con farine di ceci, cacao e scorza d’arancia, mentre le Lentille utilizzano la farina di lenticchie rosse e le mandorle in pezzi, frollini ricchi di gusto e fibre.
Un’altra grande novità è rappresentata dal packaging grazie alle pratiche mono-porzioni realizzate con materiale riciclabile, come il 100% delle confezioni Mulino Bianco. Un grande contenuto di servizio che rende il prodotto adatto sia alla colazione in casa che a quella fuori casa, ‘on the go’ o in ufficio. Ma risale a settembre 2019 il primo biscotto con legumi di Barilla: ‘Gran Cereale Legumi Croccanti e Cioccolato’, nato dalla combinazione tra gli ingredienti iconici di Gran Cereale, come fiocchi di avena e farina integrale 100% da agricoltura sostenibile, con l’aggiunta di fiocchi di ceci e lenticchie intere croccanti e la golosità dei pezzi di cioccolato fondente.
Come dimostra l’istituzione di una Giornata mondiale ad essi dedicata, i legumi non hanno solamente importanti caratteristiche nutrizionali – come il ridotto apporto di grassi e l’alto contenuto proteico – e di gusto, ma rivestono un ruolo rilevante per un sistema agricolo più sostenibile. Le leguminose, infatti, sono particolarmente adatte per una corretta rotazione colturale, che è uno dei pilastri di una agricoltura più efficiente. Sono piante che possono vivere in terreni poveri migliorandone la fertilità e sono in grado di fissare nel terreno l’azoto presente nell’atmosfera, riducendo l’uso di fertilizzanti.
E infatti il Gruppo Barilla utilizza questi ‘super-food’ ante litteram non solo come ingrediente dei suoi prodotti, ma anche per una ottimale resa delle coltivazioni, secondo le regole e i consigli del ‘Decalogo Barilla’ e ‘La Carta del Mulino’ che, negli anni, prevede l’alternanza nei campi dei legumi con almeno tre colture diverse, tra cui il grano duro che diventerà pasta e il grano tenero per i biscotti e i prodotti da forno.
Un cerchio perfetto, nel segno di una agricoltura sostenibile di qualità, in nome del saper fare Barilla, di pratiche agricole innovative, più rispettose dell’ambiente, degli agricoltori e delle comunità locali.