Caputo (Federconfidi): “Con risorse Pnrr istituire fondo gestito da Confidi per accesso al credito mPmi”

“Nell’ambito delle risorse destinate dal Pnrr sarebbe auspicabile l’istituzione di un nuovo Fondo per l’accesso al credito delle mPMI, gestito dal sistema dei Confidi che permetterebbe a quelle aziende difficilmente bancabili e più rischiose, di poter usufruire di un canale finanziario ‘complementare’ rispetto a quello più selettivo di tipo bancario”. E’ questa la proposta del presidente di Federconfidi Confindustria Rosario Caputo, intervenuto oggi nel corso di un incontro sul tema ‘Le misure per l’accesso al credito delle micro e piccole medie imprese’, organizzato dal senatore Marco Perosino (Fi), presso la sala Caduti di Nassirya di Palazzo Madama, nel corso del quale è intervenuto anche il senatore Luciano D’Alfonso, presidente della commissione Finanze. 

“La politica ed il governo -ha aggiunto Caputo- devono continuare ad ascoltare le istanze dei Confidi. Infatti, sarebbero auspicabili altri interventi che non comportano alcun aggravio per le finanze dello Stato, come il chiarimento della definizione di attività prevalente basandola sulla sola componente dei volumi di attività di garanzia in modo da poter concretizzare il 49% dell’attività riservata ai servizi e credito diretto; 0nonché, prorogare ulteriormente il blocco dei provvedimenti di revoca dell’iscrizione all’albo dei Confidi vigilati ex art.106, in coerenza con l’allungamento emergenziale previsto dal temporary framework in modo da permettere all’attuale sistema di continuare a svolgere l’attività di supporto alle pmi”.  

“Infine -ha continuato il presidente di Federconfidi- bisogna supportare le iniziative recentemente promosse da Assoconfidi, volte ad eliminare i vincoli di utilizzo delle risorse pubbliche inserite nei fondi rischi al fine di poterne ampliare l’operatività e garantire una maggiore patrimonializzazione dei confidi a copertura degli impegni assunti in questo periodo emergenziale”. 

E Caputo ha fatto anche il punto sull’azione dei Confidi a sostegno delle imprese. “I finanziamenti erogati dai Confidi vigilati da Bankitalia alle imprese registrano -ha spiegato ad Adnkronos/Labitalia- un aumento di oltre il 3 % su base annua. Tuttavia, il secondo trimestre dell’anno in corso evidenzia una contrazione dei prestiti rispetto ai valori del primo trimestre. I prestiti alle imprese ammontano, al 30 giugno 2021, complessivamente oltre 712 milioni di euro, di cui l’82% (pari a 587,3 milioni di euro) a favore di imprese con oltre 20 addetti”.  

“I 34 Confidi vigilati da Bankitalia al 31 dicembre 2020 associano complessivamente circa 600 mila micro, piccole e medie imprese. Lo stock delle garanzie rilasciate al 31 dicembre 2020 ammonta a circa 8 miliardi di euro, con un incremento del 9% rispetto al 2019. Il flusso annuo delle garanzie nel 2020 è di oltre 3 miliardi con una crescita del 12 % rispetto all’anno precedente dovuta prevalentemente alle garanzie prestate a supporto delle moratorie”, ha continuato Caputo. 

I dati dei bilanci dei 34 confidi vigilati al 31 dicembre 2020, confermano un settore adeguato sotto il profilo patrimoniale con un Total Capital Ratio superiore al 30%. Requisito ampiamente superiore a quello richiesto da Banca D’Italia pari al 6%”, ha sottolineato. E secondo Caputo, “proprio grazie alle recenti iniziative del Parlamento introdotte nel Decreto Rilancio di maggio 2020, i confidi hanno una maggiore operatività rispetto al passato nell’erogare maggior crediti alle pmi. Infatti sono stati erogati circa 150 milioni di euro di finanziamenti diretti al 31 dicembre 2020, con un incremento del 160% rispetto al 2019. Risultati ottenuti anche grazie al ‘Plafond Confidi’ che ha permesso di erogare nei primi 10 mesi di attività circa 52 milioni di finanziamenti”.  

“Inoltre, è stata sviluppata da alcuni confidi vigilati -ha rimarcato Caputo- una piattaforma privata di lending da 100 milioni di euro, denominata Hi Confilend Fund veicolata esclusivamente attraverso i confidi con la controgaranzia del Fondo di garanzia per le pmi”. Secondo Caputo però “permangono irrisolte ancora alcune questioni tecniche che ne ostacolano la piena operatività. Va posta quindi l’attenzione su alcuni interventi necessari per garantire la piena attività dei confidi a favore delle pmi”. 

“Nell’ambito delle risorse destinate dal Pnrr -ha continuato Caputo- sarebbe auspicabile l’istituzione di un nuovo Fondo per l’accesso al credito delle mPMI, gestito dal sistema dei confidi che permetterebbe a quelle aziende difficilmente bancabili e più rischiose, di poter usufruire di un canale finanziario ‘complementare’ rispetto a quello più selettivo di tipo bancario”. 

E per il presidente di Federconfidi “inoltre sarebbe auspicabile altri interventi che non comportano alcun aggravio per le finanze dello Stato: chiarire la definizione di attività prevalente basandola sulla sola componente dei volumi di attività di garanzia in modo da poter concretizzare il 49% dell’attività riservata ai servizi e credito diretto; prorogare ulteriormente il blocco dei provvedimenti di revoca dell’iscrizione all’albo dei Confidi Vigilati ex art.106, in coerenza con l’allungamento emergenziale previsto dal Temporary Framework in modo da permettere all’attuale sistema di continuare a svolgere l’attività di supporto alle pmi”. Ed infine per Caputo è necessario “supportare le iniziative recentemente promosse da Assoconfidi, volte ad eliminare i vincoli di utilizzo delle risorse pubbliche inserite nei fondi rischi al fine di poterne ampliare l’operatività e garantire una maggiore patrimonializzazione dei confidi a copertura degli impegni assunti in questo periodo emergenziale”. 

 

 

 

(Adnkronos)