“Purtroppo, l’apparizione della variante Omicron ha determinato un rallentamento delle prenotazioni perché l’incertezza del quadro complessivo e delle regole spinge le persone ad attendere all’ultimo minuto per prenotare le proprie vacanze”. Così, con Adnkronos/Labitalia, Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi, sulle nuove misure di contenimento della pandemia introdotte dal governo con l’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza che fissa l’obbligo del tampone per chi arriva in Italia dall’Europa.
Secondo Colaiacovo “la difficoltà, come sempre in questi casi, è legata alle tempistiche perché le misure arrivano proprio a pochi giorni dalle feste e dall’apertura della stagione turistica invernale. L’aspetto certamente più critico è gestire le incertezze che le misure assunte all’ultimo minuto generano. L’ordinanza di ieri, con l’entrata in vigore fissata a domani, crea ulteriore confusione”.
E per Colaiacovo “quello che è fondamentale comunque per il settore è evitare le chiusure”. “E mentre rallentano gli arrivi dall’estero, nessuno viene in contro al prossimo obbligo per gli alberghi relativo all’imminente pagamento dell’Imu”, aggiunge ancora.
Per la presidente di Confindustria Alberghi “ora è fondamentale una comunicazione e un’informazione capillare che eviti problemi ai viaggiatori stranieri diretti verso il nostro Paese. Mi riferisco in particolare al tampone antigienico che a questo punto deve essere fatto al massimo entro le 24 ore precedenti all’arrivo. Da parte nostra, cercheremo di allertare i clienti che hanno prenotato nelle nostre strutture, ma è importante che i vettori, a cui è demandato il controllo, possano organizzare a loro volta sia un’informativa prima della partenza che la possibilità, eventualmente anche all’ultimo minuto prima dell’imbarco o della salita in treno, di effettuare un tampone rapido”.