Fenimprese: imprese al centro sviluppo Paese, è momento della svolta

“Ritrovarci oggi tutti insieme dopo due anni è un sogno, ma il pensiero va ai 140mila italiani morti di Covid. Oggi l’Italia sta crescendo del 6%, una delle migliori performance in Europa, ma questa crescita deve essere costante. Abbiamo davanti un’occasione unica e la dobbiamo sfruttare: questo è il momento del fare, è il momento di cambiare l’Italia, sarebbe un suicidio non provarci”. Così Luca Vincenzo Mancuso, presidente nazionale di Fenimprese, nel suo intervento all’assemblea nazionale dell’associazione datoriale a Roma. E per Mancuso questa svolta per il Paese non può che passare “dall’impresa, deve essere il centro di tutto, senza le imprese non si va da nessuna parte. Lo Stato deve cercare un connubio con le aziende, che è l’unica architrave economica in Italia. Noi abbiamo una serie di proposte che presenteremo ai ministeri competenti: dal dissesto idrogeologico al Recovery plan sono tanti i punti su cui intervenire per cambiare questo Paese. Ma ascoltare le imprese è fondamentale”, ha ribadito il presidente di Fenimprese. E poi il richiamo agli associati presenti in platea. “Abbiamo lottato insieme in questi mesi -ha continuato- non ci siamo arresi e adesso dobbiamo impegnarci ancora di più. Siamo l’associazione che sta crescendo di più e dobbiamo continuare a farlo”.  

Durante l’incontro sono state presentate le partnership con A2A ed eCampus. E anche le iniziative nell’ambito della bilateralità come Entebild, di cui è stata annunciata la nomina di Andrea Esposito a presidente, e il fondo Fondo Conoscenza. Secondo Gabriella Ancora, presidente Ciu”quella di Fenimprese è stata un’intuizione. Sono venuti a confrontarsi con noi che rappresentiamo categoria quadri, e delle libere professioni, hanno capito che il mondo che non è più contrapposto ma si deve lavorare in collaborazione. Abbiamo creato un contratto molto importante, un ente bilaterale e il Fondo Conoscenza”.  

E per Patrizia Baratto del Fondo Conoscenza la parola chiave è “ripartenza. Il nostro intento come Fondo è di fare meglio rispetto a quanto fatto da altri enti. Abbiamo cercato di vedere gli errori che hanno fatto gli altri e abbiamo cercato di non ripeterli. Partendo ad esempio dalla semplificazione. Finanziare la formazione sulla salute e la sicurezza dei lavoratori è centrale. Noi siamo accanto alle piccole imprese che hanno subito danni fortissimi”, ha aggiunto ancora.  

Ma l’assemblea è stata anche l’occasione per riflettere su quanto la pandemia abbia influito su modelli di vita e di lavoro. “Il Covid -ha detto il produttore e imprenditore Luca Barbareschi- è stata una tragedia ma ha fatto esplodere il telelavoro di cui tutti parlavano e che nessuno faceva. Da un default si può creare una grande crescita. Oggi abbiamo grandi opportunità di crescita sulla narrazione del Paese, ma manca una strategia industriale seria. Dovrebbe essere Draghi a intervenire su questo”, ha aggiunto. Per Barbareschi è sos per i teatri. “Serve un grande investimento, il teatro è morto in questo momento anche se riapre. Solo uno sprovveduto può dichiarare di aprire un teatro dopodomani, noi con l’Eliseo la programmazione la facciamo l’anno prima”, ha concluso. E per il giornalista e conduttore Claudio Brachino sarà necessario intervenire sul mondo del lavoro, che sarà attraversato da profondi cambiamenti, per evitare che nel prossimo futuro “pochi abbiano tanto, e tanti abbiano invece pochissimo”.  

All’appuntamento è intervenuto anche il vice presidente del Parlamento europeo Fabio Massimo Castaldo che ha sottolineato l’importanza del Next Generation Eu. “Non è stato semplice ottenere quello che abbiamo ottenuto in Europa durante la prima ondata pandemica. Il Next ha infranto un tabù e cioè l’emissione di debito comune, una grande scommessa comune. Ma adesso vanno messi a terra i progetti. E poi passare da uno strumento una tantum a un progetto strutturale per un’Europa degna di questo nome”, ha rimarcato Castaldo.  

E dall’Europa sono in arrivo anche altri programmi di sviluppo, non solo quelli legati alla risposta contro la pandemia. “Ci sono importanti programmi oltre a Next generation Eu per sostenere le imprese su innovazione e crescita, ma adesso tocca a noi, anche l’Italia deve fare la sua parte e spendere in modo appropriato tutte le risorse, fino all’ultimo centesimo”, ha concluso.  

(Adnkronos)