(Adnkronos) – Anche quest’anno torna, imperdibile, l’appuntamento con ‘Maker Faire Rome – The European Edition’ (https://makerfairerome.eu/it). La kermesse – promossa e organizzata dalla Camera di Commercio di Roma – si terrà dal 25 al 27 ottobre negli spazi suggestivi del Gazometro Ostiense. La manifestazione, come sempre, affronterà tutte le componenti chiave dell’innovazione: dalla manifattura digitale all’Internet of Things, dalla robotica all’intelligenza artificiale, dall’agritech, al digital manufactoring, passando per i big data e l’aerospazio, fino alle ultime scoperte del metaverso e della realtà aumentata. L’edizione 2024 è la dodicesima di una manifestazione che è cresciuta e si è evoluta nel tempo, restando sempre un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono cambiare il mondo, in meglio, con la propria creatività.
Anni di innovazioni e idee che si sono trasformate in progetti concreti e invenzioni che hanno migliorato e rivoluzionato interi settori della nostra società, rendendo possibile ciò che, fino a qualche anno fa, sembrava irraggiungibile. Per i tanti partner, Maker Faire Rome rappresenta una piattaforma di incontro unica e virtuosa con imprese, startup, enti di ricerca, scuole, università e innovatori. Il network che si crea durante l’evento mette in connessione le aziende con un vasto pubblico e offre l’opportunità di accelerare il go-to-market di prodotti e servizi innovativi.
“La nostra – spiega Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma – è una fiera inclusiva, dove la tecnologia è alla portata di tutti, non solo per gli addetti ai lavori. Questo spirito ci ha accompagnato fin dalla prima edizione e lo abbiamo mantenuto, intatto, negli anni. Maker Faire Rome coinvolge tutti in maniera semplice e diretta. Quest’anno torniamo al Gazometro Ostiense e siamo già pronti per allestire una nuova, indimenticabile, edizione”. “Stiamo già lavorando – afferma Luciano Mocci, presidente di Innova Camera, Azienda speciale della Camera di Commercio di Roma – all’edizione 2024 che punterà, ancora più decisamente, sulla diffusione della cultura dell’Open Innovation consentendo al sistema produttivo di attingere a idee, soluzioni, strumenti e competenze tecnologiche che arrivano dall’esterno e dal basso, attraverso una connessione virtuosa tra innovatori, creativi, startup, aziende, studenti, università e istituti di ricerca”.