Il bando Isi 2021, presentato oggi a Roma dai vertici dell’Inail con una conferenza stampa alla quale ha preso parte anche il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, mette a disposizione delle imprese che vogliono investire in sicurezza quasi 274 milioni di euro di incentivi a fondo perduto, portando oltre quota 2,7 miliardi l’importo complessivo stanziato dall’Istituto a partire dalla prima edizione del 2010. I fondi del nuovo bando sono suddivisi in cinque assi di finanziamento, differenziati in base ai destinatari e alla tipologia dei progetti che saranno realizzati. Asse 1 (Isi Generalista): 112,2 milioni di euro, suddivisi in 107,2 milioni per progetti di investimento (asse 1.1) e cinque milioni per progetti di adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale (asse 1.2). Asse 2 (Isi Tematica): 40 milioni di euro per progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi.
Asse 3 (Isi Amianto): 74 milioni di euro per progetti di bonifica da materiali contenenti amianto. Asse 4 (Isi Micro e piccole imprese): 10 milioni di euro per progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti e del recupero e preparazione per il riciclaggio dei materiali (codice Ateco E38) e in quello del risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti (codice Ateco E39). Asse 5 (Isi Agricoltura): 37,5 milioni di euro, 20 dei quali finanziati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, per progetti per le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli, suddivisi in 27,5 milioni per la generalità delle imprese agricole (asse 5.1) e 10 milioni per i giovani agricoltori (under 40), organizzati anche in forma societaria (asse 5.2).
Con il cambiamento delle tipologie di aziende destinatarie dei fondi stanziati per il quarto asse, che nella nuova edizione del bando Isi comprendono le micro e piccole imprese che si occupano di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti, del recupero e della preparazione per il riciclaggio dei materiali e di risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti, anche l’elenco degli interventi ammissibili è stato adeguato alle specificità dei rischi professionali presenti in questi settori di attività, fermi restando i parametri generali già adottati a partire dal bando 2016 per questo asse di finanziamento.
Nel bando Isi 2021, per ogni progetto ammesso al finanziamento, il contributo Inail erogato in conto capitale può coprire fino al 65% delle spese sostenute fino a un massimo di 130mila euro, sulla base dei parametri e degli importi minimi e massimi specificati dal bando per ciascun asse di intervento.
La platea dei destinatari degli incentivi comprende le imprese, anche individuali, iscritte alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura. L’accesso ai fondi del secondo asse, dedicato ai progetti per la riduzione del rischio da movimentazione dei carichi, è consentito inoltre anche agli enti del terzo settore.
La presentazione delle domande di accesso ai finanziamenti avverrà, come per i bandi precedenti, attraverso una procedura informatica articolata in diverse fasi, le cui date di apertura e chiusura saranno pubblicate dal 26 febbraio 2022 nella sezione del portale dell’Istituto dedicata al nuovo bando Isi. Per informazioni e assistenza è possibile rivolgersi al contact center Inail al numero 06.6001 o utilizzare i servizi online dedicati.
In linea con i correttivi apportati negli ultimi anni per aumentare la partecipazione delle aziende, rendere più celere l’erogazione dei finanziamenti e ottimizzare l’utilizzo dei fondi, il nuovo bando Isi 2021 prosegue sulla strada della semplificazione dell’iter tecnico-amministrativo per la concessione e la successiva erogazione del finanziamento. Lo specifica l’Inail.
Dopo la sperimentazione avviata con l’avviso Isi Agricoltura 2019-2020, è stata confermata, in particolare, la disponibilità dell’applicativo di compilazione online del modulo di perizia asseverata, specializzato per tipologia di intervento.
Rispetto ai bandi Isi precedenti, una delle novità principali del bando Isi 2021 è rappresentata dall’introduzione di tre nuove tipologie di progetti di investimento finanziabili con l’asse 1.1, che riguardano la riduzione del rischio incendio, mediante l’adozione di sistemi di prevenzione e/o protezione, la riduzione del rischio infortunistico, attraverso l’acquisto e l’installazione di dispositivi di protezione per il rilevamento automatico delle persone e di barriere per protezione da macchine fisse e semoventi, e la riduzione del rischio radon, grazie alla realizzazione di opere edili e di sistemi di ventilazione per piani terra, seminterrati e interrati nei quali sia presente questo gas. Lo specifica l’Inail.
Altre novità riguardano il consistente incremento dei fondi destinati all’adozione dei Mog (asse 1.2), l’introduzione di due nuove tipologie di intervento per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi (asse 2), mediante interventi di automazione e nelle attività di pulizia delle spiagge, e l’aumento dei fondi destinati alla bonifica dell’amianto (asse 3), ai quali potranno accedere per la prima volta anche le micro e piccole imprese agricole.
“Il bando Isi 2021 metterà a disposizione delle imprese che vogliono investire in sicurezza quasi 274 milioni di euro di incentivi a fondo perduto. Arriviamo così a 2,7 miliardi stanziati complessivamente dall’Istituto a partire dalla prima edizione del bando nel 2010″. A dirlo il presidente dell’Inail, Franco Bettoni, intervenendo alla presentazione del bando Isi 2021.”In questi 10 anni – ricorda – il bando Isi ha sostenuto la realizzazione di circa 36mila progetti di prevenzione e rappresenta ormai una leva di intervento strutturata, attraverso la quale il nostro Istituto promuove e incentiva l’impegno virtuoso delle aziende che scelgono di puntare sulla sicurezza, non limitandosi agli interventi imposti dalle norme. Il bando Isi 2021 metterà a disposizione delle imprese che vogliono investire in sicurezza quasi 274 milioni di euro di incentivi a fondo perduto. Arriviamo così a 2,7 miliardi stanziati complessivamente dall’Istituto a partire dalla prima edizione del bando nel 2010. In questi 10 anni – ricorda – il bando Isi ha sostenuto la realizzazione di circa 36mila progetti di prevenzione e rappresenta ormai una leva di intervento strutturata, attraverso la quale il nostro Istituto promuove e incentiva l’impegno virtuoso delle aziende che scelgono di puntare sulla sicurezza, non limitandosi agli interventi imposti dalle norme”.
“In questa fase di ripartenza della nostra economia – spiega – il bando Isi 2021 è un’iniziativa ancora più utile e fondamentale, perché fornisce un sostegno concreto a tante micro, piccole e medie imprese ancora alle prese con le conseguenze dell’emergenza Covid-19. Investire in prevenzione non è solo un obbligo normativo e morale, ma garantisce anche un importante ritorno in termini economici, sociali e di competitività delle singole imprese e dell’intero sistema produttivo. Competitività e sicurezza devono viaggiare sullo stesso binario. L’Inail in linea con la sua missione istituzionale di garantire tutela ai lavoratori e sostegno alle imprese, continuerà ad impegnarsi per rafforzare la prevenzione e sostenere le aziende che scelgono di investire in sicurezza”.
“Oltre agli incentivi del bando Isi – sottolinea Bettoni – tra le misure in materia di prevenzione realizzate dall’Inail, voglio ricordare le riduzioni del premio assicurativo. Nel 2020 si è registrata una diminuzione del premio per le aziende virtuose di circa 140 milioni di euro. Nel periodo 2010-2020 l’importo dello sconto per prevenzione ammonta a 2,5 miliardi di euro”.
“Stiamo lavorando perché la ripartenza non sia insicura, lo abbiamo fatto con un decreto che conteneva sanzioni dure e tempestive, potenziando l’Ispettorato del lavoro, per colmare un buco, perché la strada passa per la qualificazione delle imprese”. A dirlo il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando, intervenendo alla presentazione del ‘Bando Isi 2021. “Non sapevamo – ammette – cosa sarebbe successo dopo lo sblocco dei licenziamenti, oggi possiamo dire che il lavoro torna a crescere ma vogliamo che sia sicuro, perché oggi mostra ancora forti connotati di incertezza”. Con la ripresa del lavoro si tende a tornare alla normalità. Il lavoro torna a crescere ma al suo interno contiene ancora forti connotati di incertezza. Noi chiediamo alle imprese di fare un salto di qualità e se non lo fate se ne dovrà tenere conto e la cifra stanziata con il Bando Isi è molto rilevante. Uno degli elementi più apprezzabili che vengono identificati percorsi più rapidi rispetto al passato”.
“Con la ripresa delle attività produttiva – sottolinea il direttore generale f.f. dell’Inail Giuseppe Mazzetti – si registra una recrudescenza degli infortuni. L’erogazione di incentivi a fondo perduto per le imprese è una delle iniziative più rilevante e concreta dell’Istituto e che registra in maniera costante un richiesta da parte del mondo produttivo”.
“Il bando Isi – ricorda il direttore centrale Prevenzione dell’Inail Ester Rotoli – vuole finanziare investimenti nella prevenzione e per questo non devono essere viste come spese. Nel bando troviamo anche incentivi per le pmi del settore dell’agricoltura. I destinatari degli incentivi sono le imprese, anche individuali, iscritte alla camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura e, solo ed esclusivamente per l’asse 2, gli enti del terzo settore. Le risorse finanziarie destinate ai progetti sono ripartite per regione/provincia autonoma e per assi di finanziamento”.
“Il miglioramento della prevenzione – avverte il presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inail Giovanni Luciano – è una cosa fondamentale in questo Paese. Abbiamo registrato una richiesta molto più alta dei fondi messi a disposizione; l’Inail ha già raddoppiato i fondi però per l’applicazione della normativa i modelli di gestione dovrebbero essere finanziati non solo dall’Istituto”.
“Il nostro core business – afferma il consigliere di amministrazione dell’Inail, Cesare Damiano – è la prevenzione e la ricerca. L’Istituto deve ripristinare gi organici per fare più bandi e più protezione sociale”.