Lavoro: Straneo (QuoJobis), ‘c’è ripresa ma cig ingessa mercato’

L’estate si chiude con il segno ‘+’ per l’andamento economico e l’occupazione, anche se sulle previsioni di autunno grava ancora un’incertezza, per via dei molti occupati in cassa integrazioni e della scadenza del blocco dei licenziamenti al 31 ottobre, per i settori tessile, abbigliamento e pelletteria. “Segnali di ripresa ce ne sono stati e ce ne sono” conferma ad Adnkronos/Labitalia, Mario Straneo amministratore delegato di QuoJobis, Agenzia per il lavoro che opera su tutto il territorio nazionale fornendo servizi che vanno dalla ricerca e selezione di figure professionali alla consulenza in materia di diritto del lavoro, dall’individuazione di strumenti di flessibilità alla formazione del personale. “Ma dobbiamo fare i conti con l’incertezza che ancora domina lo scenario e con l’assistenzialismo diffuso”, aggiunge Straneo che precisa: “Mi riferisco in particolar modo alla cassa integrazione, che sta ingessando l’incontro tra domanda e offerta, nel senso che, sempre più, le persone con le competenze richieste dal mercato rimangono in attesa di superare questa fase e quelle che si offrono non hanno le competenze adeguate”. 

Richieste al top in Agricoltura ed Edilizia 

I dati statistici, inflazione e Pil, parlano di un forte recupero dell’attività produttiva sia nell’industria, sia nel terziario. E Straneo traccia un bilancio dei settori che questa estate hanno espresso la maggior domanda di personale. “I settori che hanno visto una crescita importante -spiega l’ad di QuoJobis- sono l’Agricoltura, l’Edilizia e in parte il Turismo, anche se ancora quest’ultimo non ha raggiunto i livelli del pre-pandemia”. Settori che “sicuramente continueranno nello sviluppo anche al di là dell’estate”, aggiunge Straneo. “L’Agricoltura perché abbraccia quasi tutti i periodi dell’anno, l’Edilizia, soprattutto, grazie alle detrazioni fiscali sulle spese sostenute per gli interventi di riqualificazione energetica (ecobonus) e riduzione del rischio simico (sismabonus), prorogato al fino al 31 dicembre 2021; per il Turismo riteniamo che continuerà a crescere, se la situazione pandemica rimane quella attuale”. “La crescita, in realtà, anche se con varie modalità, è stata diffusa e trasversale; ma crediamo che in autunno dovremo affrontare con serietà l’analisi della domanda e dell’offerta per identificare deficit e gap formativi e predisporre le necessarie correzioni, investendo sulla formazione”, conclude.  

“Lavorare molto per colmare carenza competenze” 

Si chiude dunque un’estate positiva per il lavoro. E che autunno dobbiamo aspettarci? “Siamo fiduciosi -dice ad Adnkronos/Labitalia Mario Straneo- e crediamo che ad, esempio il settore della metalmeccanica, che è rimasto più indietro rispetto agli altri, riprenderà con ancora maggior vigore di prima. Ma dobbiamo lavorare molto per colmare la carenza di competenze attualmente esistente. Le aziende si sono ristrutturate, durante questo periodo, hanno messo in atto diverse modalità di lavoro e hanno necessità di personale formato e soprattutto con competenze digitali. La ripresa, a nostro avviso, è in atto e continuerà, nonostante i rischi di zone colorate diffuse. “Le persone che hanno perso il lavoro durante questo periodo -ricorda Straneo- se competenti hanno avuto minori difficoltà a ritrovare lavoro, la domanda, in questo caso, supera di gran lunga l’offerta. Il grosso arriverà con il 31 di ottobre e lo sblocco dei licenziamenti”. Intanto le Agenzie per il lavoro non perdono tempo e cercano di arrivare all’autunno preparate. “Attualmente stiamo facendo un’accurata analisi dei fabbisogni occupazionali dei vari settori nel prossimo quinquennio, sulla base, fra gli altri, dei dati del rapporto Excelsior (Unioncamere-Anpal), per attivare percorsi ad hoc in grado di aiutare chi ha perso il lavoro a ricollocarsi”, annuncia Straneo. (di Mariangela Pani) 

 

(Adnkronos)