Nel 2020 Coca-Cola ha generato e distribuito risorse per 870 mln euro

Nel 2020, Coca-Cola ha generato e distribuito in Italia risorse per 590 milioni di euro. E’ quanto emerge dallo studio realizzato da Sda Bocconi School of management che ha analizzato l’impatto socio-economico di Coca-Cola Italia, Coca-Cola Hbc Italia e Sibeg. Queste risorse sono così suddivise: 139 milioni di euro alle famiglie, 437 milioni di euro alle imprese e 14 milioni di euro allo Stato. Se a questi si aggiungono anche le imposte sui prodotti Coca-Cola (iva), si generano altri 280 milioni di euro destinati allo Stato.  

Le risorse complessive distribuite in Italia diventano quindi pari a 870 milioni di euro (corrispondente allo 0,05% del pil). Coca-Cola è il 1° soggetto a livello nazionale nell’industria delle bibite in termini di risorse distribuite, pari al 26,4% delle risorse totali generate dal settore. Coca-Cola è, inoltre, il 1° soggetto a livello nazionale nell’industria delle bevande in termini di risorse distribuite, pari al 6,9% delle risorse totali generate dal settore. Coca-Cola è il 5° soggetto a livello nazionale nell’industria del food&beverage in termini di risorse distribuite, pari allo 0,9% delle risorse totali generate dal settore; Coca-Cola acquista beni e servizi da 1.546 fornitori nel Paese (65% nel Nord Italia e 35% nel Centro-Sud e Isole). 

Sempre dallo studio emerge un forte impatto occupazionale: 7 sedi di cui 6 stabilimenti produttivi sul territorio italiano; l’impatto occupazionale, diretto e indiretto, è pari a circa 22.300 posti di lavoro (pari allo 0,1% della forza lavoro totale nazionale); 50.000 persone che dipendono parzialmente o totalmente dai redditi di lavoro generati da Coca-Cola, direttamente o indirettamente; 2.344 dipendenti Coca-Cola in Italia; ogni posto di lavoro diretto genera 9,5 posti di lavoro indiretti nell’economia italiana; maggiore incidenza femminile rispetto al settore delle bevande sia a livello di quadri (36% rispetto al 29%) che a livello di cariche dirigenziali (44% rispetto al 17%). 

L’impegno per la comunità di Coca -Cola ha visto oltre 4 milioni di euro investiti tra il 2019 e il 2020; 59 progetti per la comunità, l’85% del valore dei progetti riguarda la società e il 15% l’ambiente. Sono 7 le Regioni nelle quali Coca-Cola è presente (Piemonte, Lombardia, Veneto, Abruzzo, Campania, Basilicata, Sicilia); 441 milioni di euro distribuiti a livello regionale; 19.661 posti di lavoro il contributo diretto e indiretto di Coca-Cola all’occupazione regionale. Impatto economico a livello regionale: 21 milioni di euro in Piemonte; 219 milioni di euro in Lombardia; 101 milioni di euro in Veneto; 29 milioni di euro in Abruzzo; 31 milioni di euro in Campania; 7 milioni di euro in Basilicata; 33 milioni di euro in Sicilia. 

Impatto occupazionale a livello regionale: 1.804 occupati in Piemonte. Ad ogni posto di lavoro dipendente diretto corrispondono circa 32 posti di lavoro totali; 12.339 occupati in Lombardia. Ad ogni posto di lavoro dipendente diretto corrispondono circa 14 posti di lavoro totali; 2.244 occupati in Veneto. Ad ogni posto di lavoro dipendente diretto corrispondono circa 5,3 posti di lavoro totali; 896 occupati in Abruzzo. Ad ogni posto di lavoro dipendente diretto corrispondono circa 3,5 posti di lavoro totali; 1.201 occupati in Campania. Ad ogni posto di lavoro dipendente diretto corrispondono circa 3,6 posti di lavoro totali; 214 occupati in Basilicata. Ad ogni posto di lavoro dipendente diretto corrispondono circa 3,1 posti di lavoro totali; 964 occupati in Sicilia. Ad ogni posto di lavoro dipendente diretto corrispondono circa 3 posti di lavoro totali. 

La ricerca Sda Bocconi traccia un ipotetico scenario dal quale è esclusa la presenza in Italia di Coca-Cola: la conseguenza a livello occupazionale sarebbe un aumento del numero di disoccupati pari a: 1,2% in Piemonte; 5,3% in Lombardia; 1,7% in Veneto; 1,8% in Abruzzo; 0,3% in Campania; 1,2% in Basilicata; 0,3% in Sicilia. 

In Coca-Cola lavorano più donne rispetto al settore delle bevande (29.3% contro 28.4%) e c’è una maggiore incidenza femminile, sia a livello di quadri (36% rispetto al 29% della media nazionale), sia a livello di cariche dirigenziali (44% rispetto al 17%). La remunerazione di un dirigente Coca-Cola è pari a 1,77 volte quella di un quadro (1,99 volte la media delle imprese italiane), 3,23 volte quella di un impiegato (3,70 in Italia) e 3,96 quella di un operaio (4,53 in Italia). 

Con l’eccezione dei dirigenti, le remunerazioni offerte da Coca-Cola sono mediamente superiori a quelle dei colleghi di altre aziende italiane: quelle degli impiegati del 5%, quelle dei quadri del 3% e degli operai del 5%. 

(Adnkronos)