“La ripresa del 2021 appena trascorso ha favorito l’occupazione maschile mentre la pandemia ha aumentato il divario di genere: ce lo dice una ricerca della Banca d’Italia assieme al ministero del Lavoro e all’Anpal. Il ritorno dell’occupazione a livelli prepandemici contiene, dunque, luci e ombre perché da un lato spinge all’ottimismo, dall’altro fa emergere una nuova questione femminile che va affrontata a livello nazionale ed europeo. La ricerca racconta, inoltre, come ‘le lavoratrici continuano ad essere penalizzate da una minore domanda di lavoro di tipo permanente: nonostante rappresentino circa il 42% della forza lavoro, incidono solo per un terzo sul saldo delle posizioni a tempo indeterminato'”. Lo scrive in una nota Floriana Tomassetti, amministratore unico di Ecosfera Servizi Spa e vice presidente Anip Confindustria (Associazione nazionale imprese di pulizia e servizi integrati) con delega alla Cultura d’impresa
“E’ evidente come le donne continuino ad essere l’anello debole, in quanto la carenza di un welfare a livello centrale e il mancato incentivo alle imprese determinano una condizione di rinuncia al lavoro. Nonostante esistano settori a prevalente manodopera femminile, come i servizi, in Italia c’è ancora molto da fare: agire sulla cultura d’impresa e creare incentivi ad hoc, anche in chiave Pnrr, devono diventare azioni su cui investire nei prossimi anni”, conclude.