(Adnkronos) – “Il 1979 è stata una tappa fondamentale, perché la costituzione in ordine della nostra categoria ha creato i presupposti per essere quelli che siamo diventati oggi. Ogni consiglio nazionale che si è succeduto ha dato un contributo importante, ma chi ha guidato la categoria dal 2005 ha creato una categoria completamente diversa da quella del 1979 e non possiamo dimenticarlo”. Così Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro, nel suo intervento a Roma agli ‘Stati generali consulenti del lavoro. In viaggio verso il futuro’, in occasione dei 45 anni della legge istitutiva 12 del 1979, sottolineando la “spinta europeista e la vocazione sociale, che ha sempre caratterizzato la nostra professione, fin dal 1979”.
De Luca ha sottolineato il momento positivo per l’occupazione in Italia. “Noi gioiamo quando cresce l’occupazione, al di là dei governi di destra o di sinistra, gioiamo perché così cresce il Paese, l’economia, il benessere e questo oggi sta avvenendo. E oggi con la legge 85 vince un principio sacrosanto e cioè che il lavoro da dignità all’uomo e non il sussidio”, ha continuato.
E sull’intelligenza artificiale ha sottolineato che sarà fondamentale “la capacità di adattarsi, di utilizzare le nuove tecnologie, anche l’intelligenza artificiale, attraverso una formazione continua. La parola non può essere paura, ma adattarsi e noi lo faremo come abbiamo fatto in questi anni. Gestendo oltre 10 milioni di lavoratori italiani, siamo fortemente convinti che dalla nostra attività passa il futuro di questa larghissima parte del Paese. La competenza e la sensibilità fanno parte di noi”, ha continuato.
Guardando al futuro della professione De Luca è stato chiaro. “Noi -ha detto- abbiamo imboccato una strada senza ritorno, una strada positiva che fa crescere la categoria, il volume d’affari e l’immagine complessiva della categoria e questo avviene attraverso l’Enpacl che in maniera illuminata ha scelto di investire sui giovani ma anche sui meno giovani, con la formazione sulle nuove funzioni, per attrezzarsi per essere competitivi sul mercato del lavoro. Negli Ordini deve prevalere l’unicum. Noi non creiamo albi negli albi e attività professionali che possono svolgere solo per l’1% degli iscritti”, ha continuato.
“La nostra è una strada tracciata -ha continuato De Luca- su cui non cui può tornare indietro. Non possiamo tornare indietro, non siamo più quelli del 1979, siamo migliori, siamo più completi ma domani saremo ancora meglio. Piedi piantati nelle radici, sguardo al futuro, orgogliosi di quanto abbiamo realizzato ma anche più fieri di quello che faremo in seguito. Viva i consulenti del lavoro, viva l’Italia, andiamo avanti insieme, prendiamoci il futuro”, ha concluso.