Startup, ‘Tech with Her’: aumentano quelle gestite da donne ma finanziamenti più bassi

(Adnkronos) –
Sda Bocconi School of Management e Huawei hanno presentato i risultati emersi dall’attività di ricerca sull’imprenditorialità femminile svolta nell’ambito della seconda edizione di ‘Tech with Her’, il programma congiuntamente promosso con lo scopo di ridurre il divario di genere nel mondo della tecnologia e dell’economia digitale. Il progetto di ricerca è stato condotto con l’obiettivo di indagare il ruolo delle donne nel lancio e nella gestione di una startup innovativa, le opportunità e le sfide che si trovano ad affrontare, e di misurare il contributo apportato allo sviluppo economico del Paese, contribuendo così a colmare il gap di conoscenze sul tema dell’imprenditorialità femminile, proporre una riflessione su azioni e programmi che possano agire sulle condizioni abilitanti e fornire suggerimenti di policy atti a sostenerla.  

Per condurre la ricerca, è stato somministrato un sondaggio a un campione misto di persone, per la maggioranza founder e co-founder di startup, per analizzare le caratteristiche principali delle attività imprenditoriali (settore di appartenenza, dimensione, composizione dei team dal punto di vista del genere e delle competenze digitali), indagare il contributo, economico e non, ricevuto dai membri del team e/o da soggetti terzi esterni all’azienda, le motivazioni alla base della fondazione di una startup e i relativi aspetti positivi e negativi evidenziati dai rispondenti sotto vari punti di vista (economico, sociale, privato, ecc.). 

I principali risultati emersi dal sondaggio, soprattutto quelli relativi al campione femminile, evidenziano che la percentuale di startup gestite interamente da donne aumenta molto tra le rispondenti donne (si passa dal 22% al 33%), pertanto emerge che le donne lavorano prevalentemente con altre donne; in media, i finanziamenti raccolti dalle startup femminili sono più bassi rispetto alla media generale (2,67 milioni contro i 2,83 milioni del campione completo). Inoltre, le start-up al femminile sono aperte al 61% al settore estero e spesso la creazione di una startup deriva da un’idea innovativa unita al desiderio di svolgere un’attività con un impatto sociale, di realizzare una crescita personale e di lavorare in un contesto flessibile, stimolante e dinamico. 

Ancora, le maggiori difficoltà incontrate dalle donne nell’esecuzione del loro progetto imprenditoriale sono legate alle difficoltà nell’ottenere fiducia e credibilità nell’ecosistema italiano, soprattutto se lontane dai network di supporto. L’indagine ha inoltre rilevato una persistente sottorappresentazione delle donne nelle aziende private, soprattutto in ruoli apicali, e la mancanza di politiche di Diversity & Inclusion nei contesti lavorativi da cui provengono la maggior parte delle imprenditrici.  

Greta Nasi, professoressa di Innovazione nel settore pubblico, Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche Università Bocconi, e Scientific director dell’iniziativa, ha affermato: “Affrontare queste sfide è essenziale per promuovere un ambiente imprenditoriale più equo e inclusivo. Iniziative mirate a incoraggiare la partecipazione delle donne in ruoli decisionali e a migliorare le politiche aziendali in materia di diversità possono contribuire a creare un ecosistema imprenditoriale più sostenibile e rappresentativo. Inoltre, il supporto finanziario e servizi di mentorship specificamente rivolti alle imprenditrici potrebbero giocare un ruolo fondamentale nel superare le disparità di genere nell’imprenditorialità e nel promuovere una cultura imprenditoriale che valorizzi le diverse prospettive e competenze”. 

“Come Huawei riteniamo che una maggiore iniziativa imprenditoriale delle donne possa dar vita a startup e pmi altamente innovative oltre a fornire una spinta significativa all’economia del Paese, anche in termini di competitività”, ha dichiarato Wilson Wang, Ceo di Huawei Italia. “L’obiettivo di ‘Tech with Her’ e della nostra collaborazione con Sda Bocconi School of Management è di incoraggiare l’imprenditoria femminile fornendo alle donne le competenze e gli strumenti digitali loro necessari per ricoprire ruoli di leadership. Avere contezza dei fattori che favoriscono o al contrario ostacolano lo sviluppo di attività imprenditoriali guidate da donne è fondamentale per poter individuare e proporre meccanismi e incentivi volti a superare o ridurre questi ostacoli”, ha concluso. 

 

(Adnkronos)