(Adnkronos) – “Il conflitto in Ucraina è destinato a durare molto a lungo perché i due contendenti non hanno la capacità di realizzare una vittoria sul campo rapida: la Russia per le sanzioni, le difficoltà economiche, per le lacune del proprio apparato militare e l’Ucraina perché, nonostante il supporto occidentale che è importante e profondo, paga un divario enorme in termini di posizioni di partenza rispetto al nemico”. A dirlo Marco Di Liddo, responsabile analisti, area Geopolitica e analista responsabile del Desk Africa e del Desk Russia e Balcani presso il Cesi, Centro studi internazionali intervenendo, in video al secondo modulo del 66° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri d’Italia dal titolo ‘Confini – Linguaggi, progetti e idee per un futuro sostenibile’ in corso a Cannes sulla nave Msc Crociere.
“Dal punto di vista del negoziato – ha spiegato – nonostante gli sforzi che coinvolgono i Paesi europei, gli Stati Uniti e la Santa Sede Kiev e Mosca sono ancora lontanissime perché da una parte Kiev vuole la piena sovranità sui propri territori, mentre dall’altra Mosca avendo annesse 5 province non può più tornare indietro da quel punto. Per questo dovremo convivere con il conflitto per i prossimi mesi”.
L’esperto ha anche detto che “la Cina è uno spettatore interessato per diversi motivi”. “L’esito del conflitto deciderà il futuro dell’odine mondiale. Quindi se confermerà la posizione egemonica dell’Occidente oppure segnalerà l’avvio del multilateralismo a guida russo-cinese. Dall’altra parte per quanto Pechino tifi per Mosca non può alienarsi i ricchi mercati europei, statunitensi e soprattutto la relazione in termini tecnologici. La Cina punta a diventare un punto di riferimento a livello tecnologico ha le risorse, ma ancora non ha il design per farlo rispetto al quale dipende dall’Occidente”, ha concluso.