‘4 C contro l’obesità nei bimbi’, le regole d’oro del pediatra

(Adnkronos) – Quattro C per combattere l’obesità nei bimbi, “coinvolgendoli in maniera divertente” e in più momenti della loro vita quotidiana: all’aria aperta nel tempo libero, a tavola, mentre si sbrigano le attività di tutti i giorni. A rilanciare il ‘codice’ che riassume e reinventa i capisaldi degli stili di vita sani, alla vigilia del World Obesity Day, è il pediatra Italo Farnentani. L’esperto ha ‘coniato’ la Regola delle 4C, con l’obiettivo di rendere accettabili dai più piccoli le abitudini ‘virtuose’. Quattro C che stanno per: “camminare-ciclismo-cane-comportamento alimentare”, elenca all’Adnkronos Salute il professore ordinario di Pediatria dell’Università Ludes-United Campus of Malta.  

Come spiegato da Farnetani, “classicamente si dice ai ragazzi e in generale alla popolazione: usate le scale, invece dell’ascensore” per fare più movimento. “Ma per i più piccoli è più piacevole fare un’attività motoria giornaliera che non sia vissuta come stress o obbligo, qualcosa in cui anche l’ambiente fa la sua parte”. E quindi, ecco come interpretare la prima C: “Camminare in un parco può essere una modalità divertente” per fare attività fisica, osserva l’esperto. Tanto più che uno studio di questi giorni ha pure ‘promosso’ la camminata veloce come protettiva e in grado di ridurre i rischi di morte prematura (ne bastano 11 minuti al giorno, secondo i ricercatori dell’università di Cambridge).  

La seconda C, ciclismo, è un invito rivolto a tutta la famiglia, sottolinea Farnetani: “Andare in bicicletta, insieme genitori e figli, in modo piacevole, è un buon modo per fare attività fisica di gruppo”. Sulla stessa scia la terza C che sta per cane: “Si potrebbe dire: un’ora col cane ogni giorno toglie l’obesità di torno”, dice il pediatra. “Avere un cane – evidenzia – è dimostrato che previene le malattie del cuore e dei vasi, e abbassa il colesterolo, perché è un invito a camminare e a muoversi”. Infine la quarta C, quella del comportamento alimentare, che racchiude una sorta di guida per le ‘giovani forchette’: se la dieta mediterranea è il faro, puntualizza però Farnetani, “perché faccia bene contro l’obesità non può essere slegata dalle 3 C precedenti”. I punti fermi del comportamento alimentare corretto vanno reiterati “soprattutto in un periodo come questo di inflazione, in cui le persone tendono a risparmiare. Visto anche il costo degli alimenti che resta elevato, purtroppo il rischio che si acquistino prodotti di minor sicurezza alimentare e più ricchi in grassi, cioè con maggior apporto calorico, è reale”, conclude il pediatra.  

(Adnkronos)