(Adnkronos) – L’applicazione dell’intelligenza artificiale nella diagnosi precoce e nel trattamento dei disturbi dello spettro autistico; lo sviluppo e l’implementazione di applicazioni e software dedicati per supportare le persone con autismo nelle attività quotidiane; l’utilizzo di robotica e realtà virtuale per favorire l’apprendimento e la socializzazione dei bambini e degli adulti autistici; le sfide etiche e legali legate all’uso della tecnologia nell’ambito dell’autismo. Sono questi i temi al centro del convegno ‘Intelligenza artificiale e nuove tecnologie per i disturbi dello spettro autistico’, organizzato dalla Fondazione Carlo Mendozzi Ets oggi a Salerno, presso la Camera di commercio.
Obiettivo: promuovere la maggiore consapevolezza e comprensione dei bisogni delle persone affette dai disturbi dello spettro autistico grazie agli interventi di medici specialistici e psicologi, attraverso presentazioni focalizzate sull’applicazione dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie, per migliorare la qualità della vita delle persone con sindrome dello spettro autistico. Al centro dei lavori le ultime scoperte nel campo della tecnologia assistiva, le migliori pratiche nell’implementazione di soluzioni tecnologiche ed i benefici che queste innovazioni possono apportare alla comunità autistica.
“La presa in carico dei disturbi dello spettro dell’autismo rappresenta una sfida costante per i servizi sanitari che sono chiamati a fronteggiare un fenomeno crescente nei numeri e nella complessità psicosociale – dichiara Aldo Diavoletto, responsabile Unità operativa neuropsichiatria psicologia infanzia adolescenza (Uonpia) Salerno – Tra i diversi approcci relativi alla presa in carico e alla terapia, l’avvento delle nuove tecnologie rappresenta senz’altro una nuova frontiera e una nuova opportunità da esperire per i risvolti di implementazione delle risorse e di miglioramento della qualità. Il confronto tra esperti del settore, anche di realtà territoriali diverse, costituisce per i nostri gruppi di lavoro un’occasione di arricchimento e di opportuna riflessione su strumenti finora poco conosciuti. La Uonpia di Salerno e il Dsm della Asl sono fortemente impegnati in questo settore e ringraziano tutte le realtà del territorio che si spendono con la stessa motivazione ed energia; in particolare la Fondazione Mendozzi, che ha mostrato in questa occasione una sensibilità e una vicinanza alle nostre iniziative che è foriera di ulteriori sviluppi e collaborazioni. Siamo certi – conclude – che l’evento fornirà ai partecipanti nuovi spunti di approfondimento e di riflessione per contribuire a migliorare la qualità della vita dei bambini affidati alle nostre cure”.