(Adnkronos) – “Non si può attaccare il ministro della Salute perché la sanità in Campania non funziona visto che è governata a livello regionale. Mi pare pretestuoso quello che fa De Luca che scarica le colpe su Schillaci quando le cose non funzionano nella tua regione”. Così all’Adnkronos Salute l’infettivologo Matteo Bassetti interviene in difesa del ministro della Salute nello scontro tra Schillaci e il presidente della Campania Vincenzo De Luca, al centro la polemica per i manifesti della Regione che da alcuni giorni campeggiano in varie città campane e che accusano il governo di aver “tradito il Sud”.
Sulla questione interviene il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato. “Rispediamo al mittente le accuse da parte del governatore della Campania, De Luca nei confronti del Governo, del Ministro Schillaci e della sanità pubblica. La situazione in cui riversa la Campania è rovinosa – afferma – Non per niente la Regione tuttora governata da De Luca detiene il triste record negativo per mobilità sanitaria interregionale. Mi spiace per De Luca ma questo Governo crede nel Sud, crede nella sanità pubblica e sta ridando quell’offerta di salute equa e omogenea che il Mezzogiorno merita, sancita dalla nostra Costituzione e dovuta a tutti i cittadini italiani”.
“I fatti parlano chiaro e molte delle cose che lo stesso De Luca elenca, noi le abbiamo già portate a casa in soli 15 mesi di Governo. Cosa ha fatto lui in ben 9 anni di amministrazione? – continua Gemmato – Accusa il Governo di non stanziare fondi a sufficienza per il Sud, e quindi anche per la Regione da lui governata, quando invece l’applicazione dei nuovi criteri di riparto del Fondo Sanitario Nazionale per il 2023 hanno spostato alle Regioni del Sud 220 milioni di euro. Tra queste vi è la Campania, naturalmente, con quasi 84 milioni”.
“Per non parlare di edilizia sanitaria. A inizio mese il Governo ha attribuito alla Regione Campania 1 miliardo di euro per la realizzazione di 13 diversi interventi diffusi sul territorio regionale, destinati a potenziare la sanità pubblica della Regione. Per quanto riguarda le azioni dedicate alla medicina di emergenza-urgenza, nel cosiddetto Decreto Bollette è stata prevista l’indennità di pronto soccorso per il personale impiegato nei ps, è stata aumentata la tariffa oraria della prestazione aggiuntiva nell’area dell’emergenza-urgenza e l’accesso ai concorsi per la Disciplina di Emergenza-Urgenza per chi abbia maturato almeno tre anni di servizio”, conclude.